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Covid, report settimanale sulla situazione epidemiologica: in media 4.214 contagi al giorno

Gli epidemiologi della Regione Piemonte: “L'epidemia complessivamente dovrebbe essere arrivata al suo culmine”

In Piemonte, nel periodo dal 10 al 16 ottobre, i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 4.214. In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 29.498 (erano 31.634 la settimana precedente). "In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto sono sostanzialmente in linea con quelli nazionali. Per gli epidemiologi della Regione Piemonte, l'epidemia complessivamente dovrebbe essere arrivata al suo culmine. Per le classi di età giovani già dalle ultime due settimane si osserva una fase discendente, mentre per le classi di età adulte si è arrivati al plateau", spiega in una nota la Regione Piemonte.

Incidenza e ricoveri “con” Covid e “per” Covid

Il Piemonte presenta un’incidenza in calo rispetto alla settimana precedente (690.3 casi ogni 100.000 abitanti nella settimana 10-16 ottobre rispetto a 740.3 nella settimana 3-9 ottobre). Il valore nazionale è di 477.9. L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 17 ottobre si attesta all’11,5% (il valore nazionale è 10,9%) e quella delle terapie intensive al 3,2% (il valore nazionale è 2.6%), mentre la positività dei tamponi è all’11,3%.

Dall’esame dei dati relativi alle ospedalizzazioni in Piemonte, e in particolare della distinzione tra ricoverati “con” Covid e “per” Covid, alla Regione Piemonte risulta che meno del 30% di chi si trova nei reparti Covid di degenza ordinaria lo è per complicazioni causate dal virus. Gli altri, ovvero il 70%, sono in ospedale per altre patologie, ma ricoverati in reparti Covid in quanto risultati positivi al test. L’età media è di 75 anni.

Per quanto riguarda invece le terapie intensive, l’età media è di 65 anni. Il 40% si trova ricoverato a causa del Covid, mentre il 60% è positivo al Covid, ma si trova in terapia intensiva per altre patologie.  

Confermata la dominanza di Omicron 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 10 ottobre nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron 5 e delle sue sottovarianti. Sono presenti anche mutazioni della sottovariante Omicron BA.4 e con bassa frequenza della sottovariante di Omicron BA.2.75. Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron Ba.3, BA.2.12.1 e BG.
 

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