"Vicenda vergognosa. Forza Beppe". Il commento al video di Grillo del social media manager della sindaca
Altri consiglieri e deputati solidarizzano con il guru pentastellato
L'accusa di stupro che sta riguardando il figlio di Beppe Grillo ha portato il guru pentastellato a realizzare un video in sua difesa, ormai divenuto virale nel corso di queste ore.
E tra migliaia di persone che lo attaccano, ci sono anche tante persone che lo difendono. E tra queste c'è Xavier Bellanca, social media manager della sindaca Chiara Appendino.
"Una vicenda semplicemente vergognosa. Forza Beppe", con tanto di cuore. Questo il commento postato sotto al video-sfogo di Grillo. Così come quello del deputato torinese pentastellato Davide Serritella, della consigliera subalpina - sempre made in 5 Stelle - Monica Amore. Sì, quella del post antisemita contro il gruppo editoriale Gedi.
Serritella ha scritto le seguenti parole: "Forza Beppe. Mi dispiace per tutto ciò che state passando. Hai fatto bene a dire come stanno le cose. Aspettiamo la verità. Forza Beppe!", mentre Amore si è tenuta ad un "più diplomatico", "Forza Beppe non mollare, mi raccomando".
Damiano Carretto, ora consigliere del gruppo Movimento 4 Ottobre (i fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, ndr) ha deciso di interrogare, con urgenza, nel prossimo consiglio comunale, la sindaca Appendino su Bellanca e gli altri consiglieri risultati essere "pro Grillo": "voglio sia fatta chiarezza su quanto accaduto. Nel video Grillo usa toni inaccettabili su un tema che è molto delicato".
Bellanca, non è nuovo a scivoloni. Anni fa aveva ironizzato sulla cultura dei torinesi.
Il candidato sindaco Damilano: "Sarò sempre dalla parte delle donne".
Anche Paolo Damilano è voluto intervenire sul caso Grillo: ""Sarò sempre dalla parte delle donne. Sarò sempre dalla parte di chi non può scegliere, di chi non può decidere, di chi è vittima della violenza. Sono scelte da cui non possiamo prescindere. Non è questione di politica. Ma di essere umani.
Il Telefono Rosa: "Beppe Grillo 'tiene famiglia'. Rifletta e si scusi"
Telefono Rosa va giù pesante sulle esternazioni di Grillo: "Nessuno ha la pretesa di attendersi da un padre la lucidità, la freddezza e l'obiettività di giudicare il proprio figlio.
Da un personaggio pubblico e “capo" di una compagine che ha raccolto oltre il 30% dei consensi elettorali e che, soprattutto, si erge sistematicamente e da anni a supremo moralizzatore anche con il massiccio utilizzo di mezzi di amplissima comunicazione, ci saremmo invece aspettate
Invece apprendiamo che a suo giudizio essere a piede libero equivale - per la sua creatura - a prova di innocenza, con un rovesciamento del paradigma che ha scatenato in anni non lontani gazzarre nelle aule parlamentari, portato i "rappresentanti del popolo" sui tetti di Montecitorio e indotto lapidazioni morali anche di personalità eccellenti che dovrebbero rappresentare motivo di orgoglio nazionale e per noi effettivamente lo rappresentano, specie di genere.
Ma se la rivendicata innocenza del figlio di Grillo si accompagna alla rivittimizzazione in rete della ragazza che ha denunciato, alla quale non si concede neppure il beneficio del dubbio, venendo sprezzantemente descritta come colei che ha denunciato dopo "otto giorni" una serata di "divertimento" tra ragazzi, allora il tema ci appartiene come associazione e come donne.
E ci indigna, perché riecheggia antichi stereotipi di colpevolizzazione della donna, da quello “dell' essersela cercata" al retropensiero dell'accusa ingiusta, dettata da fini non encomiabili.
E dunque ci auguriamo che taccia e rifletta il signor Beppe Grillo, e sia consapevole della responsabilità che grava su di lui come massimo pubblico esponente di una forza politica che è chiamata a garantire voce, diritti e dignità anche alle donne.
E, se può, si scusi".