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Dopo la vicenda green pass, Alessandro Barbero divide per le affermazioni sulle donne: le sue parole 

A poco più di un mese dalle affermazioni sul green pass, stanno facendo discutere - soprattutto sui social - alcune frasi di Alessandro Barbero rilasciate durante un'intervista a La Stampa per presentare 3 lezioni-conferenze “Donne nella storia: il coraggio di rompere le regole” in programma al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino. Il quotidiano titola così ‘Le donne secondo Barbero: “Sono insicure e poco spavalde, così hanno meno successo”’, sottotitolo ‘La provocazione dello storico su gender gap e competizione professionale: “Basterà allevare una generazione di uomini consapevoli e la situazione cambierà”. 

Poi segue l’intervista che ha scatenato non poche reazioni. Sui social si legge "Quando una riflessione sulle evidenti disuguaglianze?", "Barbero dovrebbe spiegare che intende per 'differenze strutturali' uomo/donna", "Barbero ha ragione: uomini e donne hanno caratteristiche diverse in età adulta. Purtroppo, però, ignora che queste differenze siano perlopiù causate dagli stereotipi che, fin dall'infanzia, dicono alle donne (ma anche agli uomini) come comportarsi e chi diventare!". Tra gli interventi su Twitter anche quello di Augusta Montaruli, deputato FDI: "Che uomini e donne siano diversi è una banalità, ma che l’essere donna implichi di per se insicurezza è una stupidaggine. Se poi essere spavaldi significa dirle le stupidaggini meglio non esserlo".

Cosa ha detto Barbero durante l'intervista 

Nell'intervista si parla brevemente delle 3 donne del ciclo di incontri (Caterina la Grande, Madre Teresa di Calcutta e Nilde Iotti) e si arriva ad oggi.

Alla domanda “come mai, secondo lei, le donne faticano tanto non solo ad arrivare al potere, ma anche ad avere pari retribuzione o fare carriera?” Barbero risponde alla giornalista Silvia Francia facendo una premessa e chiarendo che lui è uno storico e quindi il suo compito è quello di indagare il passato e non presente o futuro e che può rispondere da cittadino che si interroga sul tema e osserva che a livello generale siamo lontani da un’effettiva parità in campo professionale. Poi avverte: “Rischio di dire una cosa impopolare, lo so, ma vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda”. Aggiungendo poi: “Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze fra i sessi”.

La diversità fra i due generi torna in un’altra domanda della giornalista che gli chiede “Non pensa che un mondo storicamente dominato dai maschi – con le caratteristiche di cui lei parla – opponga resistenza all’ascesa delle donne e tenda ancora a escluderle dai ruoli di comando, a ostacolarle in modo più o meno esplicito?”, lo storico risponde: “Se così è, allora è solo questione di tempo. Basterà allevare ancora qualche generazione di giovani consapevoli e la situazione cambierà”.

L'intervista prosegue poi su altre 'cose impopolari', Barbero dice cosa pensa del green pass (che ha perché vaccinato, rivela al quotidiano La Stampa) e si esprime sull’esito del voto a Torino.

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