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Approvata dal consiglio regionale la nuova legge sul gioco d'azzardo: tutte le novità rispetto alla precedente

Dopo mesi di polemiche, con tanto di occupazione dell'aula regionale

Dopo le polemiche dei mesi scorsi, le barricate politiche in aula - o in remoto - e persino in piazza Castello a Torino, con annessa occupazione dell'aula del consiglio regionale, da oggi, giovedì 8 luglio 2021, la Legge regionale per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico è realtà, con l'approvazione avvenuta oggi in consiglio regionale.

“Quella che abbiamo approvato è una Legge moderna che vuole fotografare il pericolo delle ludopatie in modo preciso e serio. La Regione, grazie a questo percorso che ha deciso di intraprendere, si doterà di strumenti di monitoraggio che potranno vigilare costantemente sul gioco patologico, su quello online e sul percorso di formazione che giovani e lavoratori del settore potranno iniziare grazie ai fondi stanziati contro la ludopatia - afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. Oltre a questo, era anche nostra intenzione tutelare i posti di lavoro del comparto del gioco legale. Pensiamo che la fondamentale esigenza di tutelare la salute pubblica, infatti, non debba mai scontrarsi con l’esigenza, altrettanto importante, di tutelare il diritto al lavoro. L’istituzione che cede all’idea di non poter controllare i fenomeni in modo sano e responsabile è un’istituzione che abdica alla sua stessa missione”.

Cosa prevede la nuova Legge

La Legge prevede, tra gli altri aspetti, la promozione della conoscenza, l'informazione, la formazione e l'aggiornamento degli esercenti, dei lavoratori dipendenti delle sale da gioco, sale scommesse e punti per il gioco con vincita in denaro, degli operatori di polizia locale e delle altre forze dell’ordine coinvolte, degli operatori sociali, sociosanitari e sanitari, nonché degli operatori delle associazioni di consumatori e utenti e degli sportelli welfare e dei volontari operanti nelle associazioni con riguardo al gioco d'azzardo patologico mediante tutti gli strumenti di comunicazione disponibili.

Verranno anche disciplinati corsi di formazione finalizzati alla prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico, in particolare attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio: i costi per i corsi di formazione degli esercenti e dei lavoratori dipendenti sono a carico dei datori di lavoro e devono essere svolti in orario lavorativo.

Entro due mesi da oggi, giovedì 8 luglio 2021, il consiglio regionale dovrà approva il piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico, con validità triennale. L'obiettivo è quello di monitorare e prevenire il rischio del gioco d'azzardo patologico mediante iniziative di sensibilizzazione, educazione, informazione e comunicazione. Saranno anche informati genitori e famiglie sui programmi di filtraggio e blocco dei giochi on line. Così come ci dovrà essere una assistenza e consulenza telefonica, tramite numeri verdi, di un servizio specifico di ascolto.

Saranno anche organizzate iniziative, in autonomia didattica, nelle scuole primarie e secondarie, per spiegare ai giovani i rischi del gioco. Sarà anche istituito il logo regionale “Slot, no grazie!”, oltre ad una omonima giornata di sensibilizzazione - sempre nell'autonomia didattica - nelle scuole di ogni ordine e grado. 

Un decalogo di azioni e un test di verifica sul rischio di dipendenza

Tramite le ASL, un decalogo di azioni sul gioco sicuro e responsabile e i contenuti di un test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza da gioco patologico d’azzardo. Il materiale fornito è esposto in luogo visibile e accessibile al pubblico.
La Regione vieta gli spazi pubblicitari relativi al gioco lecito sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale per favorire l'adozione di un codice di autoregolamentazione.
E' vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco e sale scommesse . E' altresì vietata, all'esterno dei locali che ospitano sale da gioco, sale scommesse, ricevitorie, agenzie ippiche e qualunque altro genere di attività che offre giochi con vincite in denaro, comunque denominati, qualunque forma di esposizione di cartelli, manoscritti e proiezioni video che pubblicizzano la possibilità di vincita ovvero vincite, di qualunque importo, appena accadute o risalenti nel tempo.

Distanze da luoghi sensibili e reinstallazioni

Le attività non potranno aprire se sono a una distanza inferiore a 300 metri da luoghi sensibili - calcolati secondo il percorso pedonale più breve - per i Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, ed inferiore a 400 metri per i Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti.

I luoghi sensibili saranno gli stessi di prima: istituti scolastici d’istruzione secondaria;
 università;
 istituti di credito, sportelli bancomat e servizi di trasferimento denaro (money transfer); esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati ed altre attività creditizie; ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario;
 strutture ricettive per categorie protette.


Inoltre, le vetrine dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco non devono essere oscurate con pellicole, tende, manifesti o altro oggetto utile a limitare la visibilità dall'esterno.
Ai fini della presente legge sono equiparati a nuova apertura l'installazione di apparecchi aggiuntivi, esclusa la sostituzione di apparecchi esistenti; ma anche il trasferimento dell'attività in altro locale.

I vecchi gestori possono presentare istanza per reinstallare gli apparecchi

Entro il 31 dicembre 2021, i titolari degli esercizi pubblici e commerciali che alla data del 19 maggio 2016 potevano ospitare apparecchi da gioco e li avevano poi dovuti dismettere a causa della legge precedente, possono presentare istanza per reinstallarli, senza essere equiparati a nuova installazione, purché venga mantenuto un numero di apparecchi non superiore a quello già esistente a quella data.

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