rotate-mobile
Attualità

Processo Ream, Appendino piange dopo l'assoluzione: "Dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità"

Assolti anche l'ex assessore Rolando e il capo di gabinetto Giordana

Termina con l'assoluzione il processo all'ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, sul "caso Ream".

Secondo l'accusa, Appendino, alla pari dell'ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, e dell'ex assessore Sergio Rolando, avrebbe garantito l'equilibrio del bilancio 2016 attraverso un falso contabile, ossia conteggiando un credito di 19,7 milioni ottenuto dall’aggiudicazione dell’area ex Westinghouse ad Amteco Maiora, ma non il corrispettivo debito di cinque milioni, da restituire alla Ream (somma che è stata poi saldata nel 2018), tra l'altro col parere contrario dei revisori dei conti.

Assoluzione anche per tutti gli altri imputati. 

Appendino (difesa dai legali Luigi Giuliano e Luigi Chiappero), subito dopo la lettura della sentenza, ha pianto di gioia: 

"Assolta. Nessun falso in bilancio nel caso Ream. Alla lettura della sentenza, ho pianto. Sono state lacrime liberatorie ma anche di gioia. Era stata messa in dubbio la mia buona fede. Oggi, dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità. Un enorme grazie alla mia famiglia, ai miei super avvocati e a tutte le persone che in questi anni mi sono state vicine, inclusa la mia forza politica, il M5S", ha commentato in un post social. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo Ream, Appendino piange dopo l'assoluzione: "Dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità"

TorinoToday è in caricamento