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Attualità Piazza della Consolata, 5

255 anni di attività nel cuore di Torino, un compleanno da record per lo storico locale

Al Bicerin deve il suo nome alla bevanda composta da cioccolata, caffè e crema di latte

Al Bicerin, lo storico locale torinese amato da Cavour e descritto da Umberto Eco nel famoso romanzo “Il Cimitero di Praga”, festeggia un compleanno d’eccezione. Sono ben 255 gli anni di attività del caffè torinese affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, che conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche.

Il locale deve il suo nome al bicerin, bevanda composta da cioccolata, caffè e crema di latte, servita in piccoli bicchieri senza manico.  
La storica bevanda torinese è nata proprio in questo caffè che, da allora, ne porta il nome e ne conserva gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione in grande riservatezza. Nel Settecento il caffè era arredato in modo semplice con tavole e panche di legno, solo ai primi dell’Ottocento le pareti interne furono abbellite con boiseries di legno decorate da specchi e i semplici tavoli furono sostituiti da otto tavolini di marmo dove ancora oggi si può sorseggiare il bicerin.

Punto di riferimento politico e culturale

Al Bicerin nella sua lunga storia è stato punto di riferimento di grandi personalità: da Cavour a Pellico, da Puccini a Nietzsche, dalla Osiris a Calvino senza dimenticare la regina Maria Josè e Umberto II, solo per citarne alcuni. Il famoso locale è stato trasformato spesso in set cinematografico per molte produzioni nazionali e internazionali ed è stato protagonista di un’importante pagina della narrativa italiana. Il grande filosofo e scrittore Umberto Eco ha ambientato qui alcuni passi del famoso romanzo “Il Cimitero di Praga”. È motivo di grande orgoglio per la proprietà “ricordare quanto forte sia il legame tra la letteratura e la città di Torino; è un privilegio di cui andiamo fieri che uno scrittore e studioso di tale spessore abbia amato e così ben descritto le atmosfere del Caffè Al Bicerin”.

Caffè Al Bicerin: da 255 anni nel cuore di Torino

Una lunga storia che prende il via nel 1763, quando l’acquacedratario Giuseppe Dentis aprì la sua piccola bottega nell’edificio di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata. Il locale all’epoca era arredato semplicemente, con tavole e panche di legno. Nel 1856, su progetto dell’architetto Carlo Promis, venne edificato l’attuale palazzo e, in questa sede, il caffè assunse l’elegante forma ancora intatta. La particolare posizione di fronte al Santuario della Consolata lo rendeva meta preferita delle signore alimentata anche dalla conduzione femminile. Questa caratteristica diede al Caffè un’impronta di garbo e delicatezza che ancora oggi si è mantenuta e che si desidera preservare. Dal 1910 al 1975 il locale è stato gestito dalla signora Ida Cavalli, con l’aiuto della sorella e della figlia Olga, nelle cui mani passò quando la madre si ritirò. Le signore Cavalli sono state molto amate e conosciute da tutta la città: più padrone di casa che ostesse, amorevolmente accudivano tutti gli intellettuali squattrinati che nel Caffè Al Bicerin cercavano riparo dai rigori del freddo.
 Nel 1983 Maritè Costa ha raccolto l’eredità delle signore Cavalli portando il locale al livello di notorietà internazionale che oggi lo caratterizza. Mancata nel 2015, la gestione della famiglia prosegue, orgogliosamente nel solco della tradizione, con la preziosa collaborazione delle signore che da anni lavorano al caffè. 

I riconoscimenti

Numerosi i riconoscimenti ed i premi conferiti al locale come il Diploma d’onore dei caffè storici Europei del 2004, il premio del Gambero Rosso che nella prima edizione della Guida ai Bar, nominò nel 2001 il Caffè Al Bicerin come Miglior bar d’Italia del 2000 e il più recente Premio Bogianen, il riconoscimento con cui il centro congressi della Camera di commercio "Torino incontra" premia i piemontesi che più si sono distinti nella vita o nella carriera, attribuito a Maritè Costa nel 2013.
 
 

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