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L’Università di Torino pronta ad accogliere studenti, dottorandi e ricercatori provenienti dall’Afghanistan

Recepito l'appello della Sar, la Scholars at Risk

“L’Università di Torino è pronta ad accogliere l’arrivo dall’Afghanistan di studentesse e studenti, di ricercatrici e ricercatori, di dottorande e dottorandi".

Il Rettore Stefano Geuna ha deciso di aderire all'appello della Sar, la Scholars at Risk, che invita i governi europei e le istituzioni dell’Ue ad agire immediatamente per salvare le vite e le carriere delle studentesse e degli studenti, delle ricercatrici e dei ricercatori provenienti dall'Afghanistan.

Scholars at Risk è una rete internazionale di oltre 500 istituti di istruzione superiore in 40 Paesi, oltre 350 sono in Europa. La missione principale è quella di proteggere gli studiosi e gli intellettuali minacciati nei Paesi d’origine. Negli ultimi 20 anni ha assistito oltre 1500 persone, tra studiosi, studenti e professionisti. 

"L’Ateneo si sta adoperando per favorire l’ospitalità con borse di studio per l’iscrizione ai corsi di laurea, per l’ospitalità nelle residenze e per il sostegno alla vita universitaria, sia di coloro che hanno già fatto richiesta di studiare all’Università di Torino sia di quanti, arrivati sul nostro territorio, saranno interessati a farlo. In coordinamento con Sar offrirà inoltre accoglienza a un/una ricercatore/ricercatrice afghana. Come Ateneo ci impegniamo, in accordo con la Conferenza dei Rettori, a sostenere la loro integrazione accademica, accompagnandone le diverse esigenze. E continueremo a sensibilizzare la comunità internazionale affinché vengano messe in campo tutte le azioni possibili per dare loro la possibilità di scegliere in piena libertà il proprio futuro e per non lasciare sole le donne afghane, i cui diritti vengono negati”.

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