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Post-olimpico, fanno discutere i 40 milioni: "No ai campanilismi"

Proseguono le polemiche intorno ai finanziamenti destinati alla gestione delle infrastrutture di Torino 2006. Merlo, deputato del Pd: "Non può e non deve diventare una disputa tra la montagna e la città"

Tornano a fare discutere gli ormai famosi 40 milioni destinati alla gestione del post-olimpico in Piemonte, dove versano in condizioni critiche alcune delle strutture utilizzate per i Giochi di Torino 2006. A lanciare un monito è Giorgio Merlo, deputato del Pd: “La legge che destinerà 40 milioni di euro per il post olimpico non può e non deve diventare una disputa tra la montagna e la città. E chi pensa di dar vita a questa disputa è radicalmente fuori strada”.

Il politico pinerolese, poi, prova a chiarire la situazione più nel dettaglio. “Si tratta, con molta semplicità, di valorizzare i siti olimpici della Val Susa, della Val Chisone e del pinerolese in chiave agonistica e turistica – spiega Merlo –. Il tutto, ovviamente, di comune accordo con la città di Torino che vanta impianti importanti e di grande impatto. Ma quello che conta adesso è l’approvazione della legge. Senza polemiche e senza ridicoli campanilismi”.

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