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Gli industriali torinesi contro il governo: "Noi subiamo lo spread e loro se ne fregano"

Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria, non le manda di certo a dire. Il suo messaggio è chiaro e diretto, i destinatari sono il Premier Conte e i suoi vice Di Maio e Salvini: "Noi siamo attenti allo spread, loro se ne fregano". L'occasione per il duro attacco al Governo è il raduno dei 2.000 imprenditori che a Torino si sono riuniti per ribadire che per loro la TAV, la linea ad alta velocità Torino-Lione non è un'opera inutile. 

"Sulla TAV è già stato investito un miliardo e mezzo e se dovessi bloccare l'opera dovremmo restituire un miliardo alla Francia e all'Europa. Oggi noi siamo qui, legati da un filo rosso con la manifestazione delle signore di Torino, per riaffermare il fatto che la Torino-Lione è un'opera nazionale e il fatto che il Governo convochi i vertici locali la dice lunga sulla visione che ha di questa opera in chiave localistica. I cantieri porteranno 50.000 posti di lavoro, turismo e competitività" - ha dichiarato Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria. 

"I nostri associati che oggi sono qui rappresentano quelle persone che la mattina aprendo i negozi hanno dietro sacrifici, impegni e mutui e quando lo spread aumenta si preoccupano, a differenza del Governo che se ne frega" - ha continuato Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria.

"Il Governo deve avere il senso del limite e della sostenibilità della manovra economica. Fate presto e uscite dalla procedura di infrazione dell'Unione europea. Evitiamo di entrare in procedura perché altrimenti vuol dire blocco dei fondi di coesione, dell'agricoltura, delle piccole imprese e rientro del debito per un ventesimo" - ha proseguito Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria

"Noi siamo contro questa manovra perché questa manovra non ha nulla di crescita e non ha un impatto sull'economia reale. Occorre un equilibrio tra le ragioni del consenso e dello sviluppo. Non puoi crescere chiudendo cantieri, depotenziando industria 4.0 e non pagando 65 miliardi di debiti della pubblica amministrazione alle imprese" - ha concluso Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria

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