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Venerdì, 19 Aprile 2024

Jeans e T-shirt simili a quelli di marca, ma falsi: imprenditore smascherato da alcuni stilisti

E da importazioni “anomale”. Scoperta frode da 2 milioni di euro: sequestrati 50.000 capi di abbigliamento falsi

Aveva allestito in Tunisia una vera e propria fabbrica del falso dove produceva scarpe, maglie, jeans e borse contraffatte. Prodotti che poi venivano importati in Italia e immessi sul mercato come capi di abbigliamento dei marchi più prestigiosi. 

Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino oltre 50.000 capi di abbigliamento falsi. A finire nei guai un imprenditore italiano di 60 anni pregiudicato e già noto alla Guardia di Finanza. L'uomo è stato denunciato per contraffazione di marchi e frode in commercio, rischia sino a 4 anni.

A far scattare l'indagine dei finanzieri alcune importazioni anomale provenienti dalla Tunisia, che sarebbe la “nuova frontiera della contraffazione”. In breve tempo i militari hanno scoperto come l’impreditore importasse illecitamente in Italia ingenti quantitativi di jeans e t-shirt false. 

La merce, una volta giunta in Italia, veniva nascosta all’interno di alcuni depositi di Pesaro, dove un suo incaricato provvedeva alla vendita. Un business da oltre 2 milione di euro. I finanzieri hanno potuto scovare il meccanismo criminoso anche grazie alla collaborazione di alcuni stilisti. 

L’ultimo dei marchi contraffatti, solo in ordine di tempo, “Andrew Charles” riconducibile al noto stilista Andy Hilfiger, fratello del ben più noto stylist americano Tommy, a cui appartiene il noto brand “TH” e marito di Dee Ocleppo, modella e designer di moda di altro noto brand. 

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