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L'ufficio immigrazione di Torino è un caso, inagibile e sporco: "E poi c'è carenza di organico"

Il tema però è anche quello dei tempi lunghi per le pratiche che rendono complicato per i migranti l'accesso ai documenti

Ennesimo sopralluogo all'ufficio migranti della questura di Torino. Questa volta a sollevare la questione è il Silp, sindacato di polizia della Cgil, che ha messo in evidenza come la struttura sia stata giudicata inagibile e che versi in condizioni igieniche precarie.

Non è però solo una questione strutturale. La stabilità dell'ufficio immigrazione della questura di Torino non si regge solamente sul tema della nuova sede che dovrebbe sostituire quella di corso Verona che è stata ritenuta inagibile, ma anche su quelle che dovrebbero essere le soluzioni necessarie per migliorare il servizio. 

L'inagibilità di corso Verona 

Individuare una nuova sede per l'ufficio immigrazione ormai è una priorità per tutti, poliziotti che sono costretti a lavorare in una struttura fatiscente e migranti che ogni giorno passano ore in coda per tentare di prenotare un appuntamento. Il tema è stato affrontato per l'ennesima volta durante il sopralluogo che il Silp Cgil, sindacato dei poliziotti, ha fatto dentro l'ufficio immigrazione in compagnia di una delegazione di eletti in consiglio comunale e regionale. 

"È stata confermata l'inagibilità della struttura, sia di carattere fisico che dal punto di vista organizzativo", spiega Nicola Rossiello del Silp Cgil, "La struttura non è agibile ed è su questo che noi intendiamo sensibilizzare i vari soggetti istituzionali. Le principali criticità sono di carattere statico, ma anche di banale pulizia dei bagni. C'è un contratto che regola quest'ultimo aspetto di 7 ore e mezza alla settimana, quindi assolutamente inaccettabile per una struttura che ospita 500/600 persone al giorno. E poi naturalmente c'è la carenza di organico che fa si che tutta l'attività amministrativa sia deficitaria". 

Non è solo un tema strutturale

La questione come detto non è solo strutturale: "È vero che c'è un tema di struttura che va superato urgentemente e io credo che di strutture demaniali vuote in questa città ce ne siano molte e debbano essere fatti prima di tutto dei ragionamenti su quelle. Penso al CPR per esempio che è vero che in alcune aree va risistemato, ma non è completamente inagibile. C'è però anche un tema di organizzazione nel senso di rendere accessibile veramente l'accesso ai documenti", spiega Alice Ravinale di Sinistra Ecologista. 

"Qui le persone vengono a farsi la coda per prenotare un appuntamento a mesi di distanza per poi fare la richiesta di asilo", continua Ravinale, "Credo che questo meccanismo debba essere superato perché ne va della dignità delle persone e della loro vita in Italia. Deve diventare una priorità quella di concedere i documenti. Non dargli i documenti vuol dire rimanere in un ambito di ricattabilità sotto ogni punto di vista ed è un ostacolo enorme nei confronti dell'integrazione". 

"Il Comune può essere facilitatore, ma deve esserci un indirizzo chiaro dal ministero", commenta Nadia Conticelli del Partito Democratico, "Qui bisogna decidere se le pratiche di regolarizzazione, per chi può e sta nei criteri, vanno ostacolate o accompagnate. Nel nostro caso vanno accompagnate. Finché noi teniamo le persone a bagno, anche rispetto ai documenti che sono l'identità e quindi un elemento fondamentale per poter accedere ai servizi, la casa e il lavoro, noi rendiamo difficile a chi vuol essere in regola, stare in regola e diamo molto più spazio alla criminalità". 

Gli immobili della Regione Piemonte

Tornando alla questione strutturale una proposta per superare lo stallo arriva da Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle: "Pensiamo che sia opportuno identificare una nuova sede per l'ufficio immigrazione della questura di Torino e anche la Regione dovrebbe fare la sua parte facendo delle proposte rispetto a nuovi immobili che potrebbero essere messi a disposizione. Noi ci appelliamo alla giunta regionale perché sappiamo che ci sono diversi immobili di proprietà dell'ente che potrebbero essere messi a disposizione". 

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