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Giovedì, 25 Aprile 2024

Sfrattato diventa senzatetto, passa le notti sul divanetto di un bar cinese: la storia

Quando mi presento davanti all'ingresso del bar di corso Giulio Cesare dove abbiamo appuntamento, Paolo è lì sulla porta ad aspettarmi. Appoggiato al muro, fuma una sigaretta e si sorregge su una stampella, la stessa alla quale non può più rinunciare a causa di una trombosi a una gamba. 

Da due mesi Paolo, 70 anni e un trascorso lavorativo tormentato, vive per strada. Non ha più un tetto sotto il quale dormire da quando ha subito lo sfratto dal suo appartamento in Barriera di Milano. Da quel giorno il suo letto è stata una panchina o la sedia di un bar. 

"Da quando mi hanno detto che questo bar sta aperto tutta la notte dormo qui - mi dice seduto sul divanetto di finta pelle marrone sul quale trascorre tutte le sue nottate -. I cinesi e i romeni mi hanno adottato". Paolo riceve una pensione, ma non gli basta per vivere. Sta cercando una soluzione al suo calvario, ma assicura che non è facile. Anche perché il tutto è complicato dai suoi evidenti problemi di salute, anche figli di un brutto incidente automobilistico che risale a quando era ragazzo. 

Parlando ammette di aver commesso qualche errore, ma dice che gli basterebbe poco, un monolocale a un prezzo accessibile. E intanto continua a passare le sue nottate su un divanetto di un bar, senza sapere per quanto tempo ancora potrà farlo e con lo spettro dell'autunno davanti agli occhi. 
 

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