rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024

La protesta dei bambini sotto il Comune: "La scuola è nostra e non si tocca"

Al posto della scuola il Comune vuole fare un centro per la formazione degli adulti Vogliono

I più agguerriti sono proprio i bambini che, impugnato il megafono, hanno protestato contro la scelta della Giunta comunale di chiudere la scuola elementare "Giulio Giannelli" del quartiere Vallette. Lo hanno fatto oggi, venerdì 10 gennaio, davanti al Comune di Torino. Insieme a loro, oltre ai genitori, anche le maestre della scuola. 

Al posto della scuola in quello stesso edificio il Comune vorrebbe mettere un Centro per l'educazione degli adulti (CPIA): "Il quartiere vuole il CPIA perché è importante e deve avere una collocazione adeguata però deve essere in un altro luogo. Bisogna moltiplicare i luoghi della formazione e non ridurli nell'ottica di risparmiare", commenta Giulia Bertelli, responsabile provinciale del CUB Scuola. 

Un numero cospicuo di classi della Giannelli infatti verranno trasferiti nella scuola Turoldo, fatto che secondo i genitori dei bimbi non permetterà la fruizione della formazione scolastica in modo adeguato: "Il quartiere Vallette sta crescendo, molto coppie giovani che alzano il tasso demografico si sono trasferite in loco. C'è bisogno di più scuola e meno tagli", conclude Giulia Bertelli, responsabile provinciale del CUB Scuola. 

"La Giannelli è una scuola con grandi capacità di accoglienza e di inclusione, una scuola nuova, attrezzata dal punto di vista tecnologico, con un bel cortile comunicante con la sscuola materna, una scuola che non ha abdicato alla sua funzione educativa in un quartiere non facile, dove si sperimenta innovazione didattica e un uso adeguato dei laboratori", si legge nel volantino che è stato distribuito. 

"La Giannelli ha un suo significato, è 50 anni che vive. Il Comune ha tante sedi chiuse, come vuole ristrutturare la Giannelli per fare il CPIA, ristrutturi un'altra sede", dicono i genitori dei bimbi. 

La nota dell'assessora Antonietta Di Martino

L'assessora in una lunga nota diffusa alla stampa chiarisce che a suo avviso le cose da chiarire sono: "La scuola Gianelli non chiude: si trasferisce alla Turoldo che dista circa 700 metri e fa parte dello stesso istituto comprensivo. A pochi metri c’è la scuola dell’infanzia, anch’essa appartenente all’IC Turoldo nella stessa via delle Magnolie, che potrà favorire le famiglie che hanno figli frequentanti i diversi ordini di scuola; le due scuole avranno molti spazi per i laboratori, quasi un’aula per ogni classe: infatti saranno 12 classi in tutto con 22 aule a disposizione più gli ex locali della segreteria; non si faranno classi pollaio perché le classi verranno trasferite così come sono e non accorpate; il territorio verrà valorizzato e rivitalizzato dall’arrivo degli 800 studenti del CPIA e potrà godere dei servizi del CPIA, anche attraverso attività rivolte ai genitori dello stesso IC Turoldo. Il CPIA è una scuola vera e propria: non si perde un presidio educativo se ne acquista uno importantissimo per l’educazione permanente e oggi più che mai la formazione deve essere continua e riguardare anche giovani e adulti per favorire l’occupazione".

Video popolari

La protesta dei bambini sotto il Comune: "La scuola è nostra e non si tocca"

TorinoToday è in caricamento