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I disabili scendono in piazza per protestare: "Deve essere garantito il nostro diritto al trasporto pubblico"

Manifestazione di solidarietà ai lavoratori di Tundo

"Se i dipendenti di Tundo non prendono gli stipendi è un problema anche nostro che si ripercuote sui nostri figli". Ad affermarlo è Edith Martinetto, presidente del Comitato per la Garanzia del Trasporto Scolastico Disabili, che parla a nome dei genitori e parenti delle persone con disabilità che a Torino hanno il diritto di usufruire del trasporto pubblico. 

I loro parenti per spostarsi sul territorio comunale usufruiscono di un servizio offerto dalla ditta Tundo, ditta che però non paga gli stipendi ai propri autisti dal mese di giugno. Il Comune di Torino a tal proposito si è impegnato ad avvalersi dell'articolo 30 del codice degli appalti che prevede il pagamento diretto degli stipendi ai lavoratori decurtandoli dalla cifra che deve alla ditta appaltatrice. 

"Se il servizio al momento è ancora attivo è grazie alla buona volontà dei lavoratori", spiega Davide Schirru della Faisa-Cisal di Torino, "Purtroppo ci troviamo davanti a un'azienda che non dà alcuna garanzia di affidabilità". 

"Come Consulta per le Persone in Difficoltà esprimiamo tutta la nostra vicinanza agli utenti e ai dipendenti, abbiamo inviato una mail al Disability Manager per chiedere che venga garantito il servizio di trasporto a tutti gli utenti e che sottoponga il problema alla Giunta Comunale", spiega Emanuel Cosmin Stoica referente della Consulta per le Persone in Difficoltà.

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