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Primo Maggio, ancora polemiche: scatta "la guerra dei video" tra No TAV e PD

È diventata la guerra dei video. Il corteo del Primo Maggio a Torino ha lasciato uno strascico di polemiche che sembra non volersi placare. Nel mirino la gestione del corteo da parte delle forze dell'ordine, che secondo alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle avrebbero caricato inspiegabilmente i No TAV in via Roma.

Non solo però, perché lo scontro, questa volta sui social, tra esponenti No TAV e militanti del Partito Democratico è stato riacceso dopo la pubblicazione di alcuni video su Youtube e Facebook. Accuse reciproche che innalzano ulteriormente il livello della tensione. 

Da una parte le immagini pubblicate dai No TAV che riprendono un militante del Partito Democratico durante un parapiglia con in mano una cinghia; dall'altra quelle pubblicate da Stefano Lo Russo, consigliere comunale del PD, che riprendono la testa dello spezzone No TAV del corteo spintonare e aggredire alcuni uomini del servizio d'ordine del Partito Democratico. 

Attimi concitati, violenti e da condannare figli di un corteo nato male e proseguito peggio. Intanto c'è chi si interroga su perché i due spezzoni rivali fossero così vicini. La risposta nelle immagini: lo spezzone No TAV avrebbe dovuto essere molto più indietro, ma al momento della partenza da piazza Vittorio questi hanno abbandonato la propria posizione per posizionarsi subito dietro il PD. 

A fare da arbitro in questa partita la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che, oltre a difendere gli esponenti della propria maggioranza, ha condannato le violenze dei singoli individui e ringraziato l'operato delle Forze dell'Ordine che, dice, "hanno arginato ulteriori degenerazioni". Cartellino rosso per gli esponenti No TAV e PD che hanno dato in escandescenza e il gioco può riprendere. 

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