rotate-mobile

Torino Pride 2019, due panchine arcobaleno per difendere i diritti di tutti

Vogliono essere un omaggio al Torino Pride che si terrà sabato prossimo - il 15 giugno - ma ancor di più vogliono essere un mezzo per diffondere la cultura dei diritti a Torino. Sono le panchine arcobaleno che sono state svelate questo pomeriggio - giovedì 13 giugno - in via Monte di Pietà, angolo via San Tommaso. 

L’iniziativa è stata approvata dalla Circoscrizione 1 lo scorso 28 maggio, grazie all’appoggio della consigliera Eleonora Averna. Il progetto di restyling è stato ideato, realizzato e donato alla comunità dall’artista Rosalba Castelli, conosciuta a Torino per il progetto artistico “Famiglie: mettiamoci la faccia!”, che era stato protagonista del Torino Pride 2018.

Su ogni panchina è stato impresso l'hashtag #peaceandpride e anche questo vuole essere un canale di divulgazione, infatti gli organizzatori hanno lanciato un appello ai cittadini: scattatevi un selfie davanti o seduti sulle panchine e condividetelo con l’hashtag #peaceandpride in vista della giornata di sabato 15 giugno, dedicata al Pride. 

Per il lavoro di quest’anno l’artista ha usufruito della Casa del Quartiere di via Dego, impiegando 40 ore per ridipingere le panchine con l’aiuto di amici e di alcuni consiglieri della Circoscrizione. Una panchina si chiama “Peace and Pride" per via dei colori della bandiera della Pace che la caratterizzano, ma con con la particolarità dei colori invertiti: il rosso in alto e il viola in basso.

Il titolo della seconda panchina è "Contaminazione Arcobaleno". Secondo l’idea di Castelli, i colori dell'arcobaleno, simbolo del movimento LGBT, seguono solo all’inizio la traccia della bandiera creata nel '78 dall'artista Gilbert Baker nella definitiva versione a 6 strisce, per moi mescolarsi progressivamente. Questo perché ogni colore ha un significato e rappresenta un ambito della nostra vita e la contaminazione, secondo l'artista, è necessaria e auspicabile. 

Video popolari

Torino Pride 2019, due panchine arcobaleno per difendere i diritti di tutti

TorinoToday è in caricamento