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Undici teste di donna sul palazzo di San Salvario, ecco cosa rappresentano

Qualcuno di voi si è mai chiesto cosa fossero quelle undici teste che sbucano dal secondo piano di un palazzo che si trova in via Principe Tommaso all'altezza dell'incrocio con via Galliari?

Attorno a quelle teste si sono formate alcune leggende, ma tutte sono concordi sul fatto che si tratti di un omaggio alle lavoratrici di una casa di tolleranza attiva a Borgo San Salvario all'inizio dell'800. All'epoca quella zona era ancora campagna e quando quel territorio divenne parte della città la casa chiusa, chiuse nel vero senso della parola. Le lavoratrici della casa di tolleranza ormai erano avanti con l'età e decisero di abbandonare il mestiere. Fu così che qualcuno decise di omaggiarle con quegli undici busti. 

Chi? C'è chi dice i clienti affezionati, chi l'architetto che edificò il nuovo stabile. Su questo non vi è certezza, l'unico dato di fatto è che quelle teste al secondo piano dello stabile sono una traccia indelebile della Torino dell'800. 

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