Basta pacche sulle spalle. Per Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, non è più tempo di rassicurazioni che danno una prospettiva di massimo un anno per gli stabilimenti italiani di Stellantis. Quello di domani - mercoledì 10 aprile 2024 - tra Tavares, l'amministratore delegato del gruppo, e i sindacati dovrà essere il primo passo verso un confronto mirato a un accordo generale per il rilancio della produzione di automonbili a Torino e in Italia. 

"Mi auguro che finalmente si apra una pagina che finora non c'è stata, che vada verso la direzione non di qualche impegno ma di accordi, perché di chiacchiere e di pacche sulle spalle ne abbiamo già ricevute abbastanza", ha detto Maurizio Landini, questa mattina a Torino in occasione dell'assemblea regionale della Camera del Lavoro, "Abbiamo bisogno di impegni precisi e della disponibilità a fare accordi che diano una garanzia di futuro anche al nostro Paese". 

"Quindi dal mio punto di vista, quello di domani non può che essere l'inizio di un confronto: vedremo le risposte - se ci saranno - ma non abbiamo bisogno di qualche pacca sulla spalla o di qualcuno che dica che per un altro anno o due siamo in grado di tirare avanti. C'è bisogno di avere un elemento di prospettiva", ha continuato Landini.

Parlando poi di Mirafiori ha aggiunto: "Sicuramente Mirafiori è un problema perché se non ci sono nuove produzioni non c'è una prospettiva, ma questo tema riguarda tutti gli stabilimenti italiani e riguarda il ruolo italiano dentro Stellantis e la componentistica. Quindi non può essere che domani si rivola il problema del rapporto tra Tavares, i sindacati e l'Italia. Domani deve essere un inizio e la richiesta che il Governo, ha partire dalla presidenza del Consiglio come stanno facendo in Francia e Germania, di dire quali investimenti si fanno. In Germania il governo ha messo più di 50 miliardi di investimenti possibili per favorire lo sviluppo del settore automotive. L'Italia che cosa fa?".  

Tutto questo alla vigilia dell'incontro tra Tavares e i sindacati, dell'inaugurazione del nuovo impianto per la produzione di trasmissioni elettrificate per veicoli ibridi e PHEV dei marchi del gruppo Stellantis e - venerdì 12 - dello sciopero dei sindacati e di Torino per il settore dell'auto.