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"Non vogliamo il Suk sotto casa": in cento contro il mercato del libero scambio

Degrado, accampamenti, sporcizia i motivi della protesta

Erano un centinaio e determinati ad avere a tutti i costi una risposta dal Prefetto di Torino. Sono i residenti e commercianti che questo pomeriggio - giovedì 3 ottobre - si sono riuniti davanti la Prefettura per protestare contro il Suk, il mercato del libero scambio che si trova in San Pietro in Vincoli e nel Canale dei Molassi. 

La manifestazione, autoconvocata e organizzata da commercianti e residenti, è partita dal Cortile del Maglio da dove i manifestanti sono partiti per andare in Prefettura. Arrivati all'imbocco di Piazza Castello hanno srotolato i manifesti e sono entrati dentro la piazza in corteo. Una volta davanti alla Prefettura hanno dato sfogo alla loro rabbia contro la sindaca Chiara Appendino e il Prefetto di Torino. 

I motivi principali del loro disagio sono l'abusivismo, la sporcizia e gli accampamenti del sabato notte da parte dei venditori per prenotarsi lo spazio. 

I residenti di Porta Palazzo e Borgo Dora che si sono riuniti nell'Associazione Fuori di Palazzo - Comitato Oltredora, quelli che storicamente sono favorevoli al Suk, intanto rispondono dicendo: "Il mercato del libero scambio va sostenuto, va difesa la sua storica collocazione, ovviamente all’interno della legalità. Compito dell'Amministrazione è tornare ad una regolamentazione chiara e funzionale a mantenere il libero scambio nei luoghi e nei tempi predefiniti, garantendo che l'attività sia compatibile con le esigenze dei residenti. Noi residenti a Porta Palazzo e Borgo Dora vogliamo che si trovino soluzioni condivise che permettano al libero scambio di rimanere nella sua sede storica".

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