rotate-mobile

Un cavillo burocratico mette a rischio il posto di 200 precari dei servizi sociali del Comune

Durante il covid19 il loro lavoro è aumentato

"No ai lavoratori usa e getta". Sono circa 200 i lavoratori che operano nel settore dei servizi alla persona gestiti dal Comune di Torino e che rischiano di perdere il proprio lavoro. Si tratta di persone che seguono questioni sensibili come l'affido di minori o casi di violenza sessuale o domestica. 

"Quelli nei quali questi lavoratori sono coinvolti sono servizi sensibili quali i servizi sociali o quelli di mediazione dove ci sono figure professionali chiave che negli anni hanno costruito le loro professionalità e portato avanti i servizi creando rapporti di fiducia con l'utenza che rappresenta la fascia debole della popolazione", a dirlo è Lucia Santangelo del NIDIL CGIL. 

Servizi che durante l'emergenza covid19 sono aumentati, anche a detta dello stesso Comune di Torino. Nonostante ciò però la posizione dell'amministrazione comunale sembra ferrea: "C'è una difficoltà a trovare con il Comune una soluzione. Per noi è continuità per chi sta lavorando e apertura dei concorsi", continua Santangelo. 

Il nodo infatti, secondo il Comune, sarebbe giuridico: "Questi lavoratori hanno la certezza di non vedere il proprio contratto rinnovato alla scadenza dei 36 mesi. Una scelta politica senza un fondamento giuridico", dice Santangelo. L'amministrazione infatti non sembrerebbe intenzionata a rinnovare i contratti a chi raggiunge la scadenza dei 36 mesi di contratto, pur mantenendo attivi i servizi. Ciò porterebbe non a una continuità occupazionale, ma a nuove assunzioni. 

Video popolari

Un cavillo burocratico mette a rischio il posto di 200 precari dei servizi sociali del Comune

TorinoToday è in caricamento