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VIDEO | Studenti imbrattano la faccia di Giorgia Meloni e Netanyahu: "Governo zitto davanti al genocidio"

Gli studenti erano partiti in corteo intorno alle 10 da piazza Arbarello, facendo una tappa anche davanti all'Ufficio scolastico regionale in corso Vittorio perché l'altro tema importante della manifestazione era la riforma della scuola proposta dal ministro Valditara

È terminata in piazza Castello, ai piedi al monumento al Duca d'Aosta, la mattinata di protesta e passione di alcuni studenti torinesi. Lì, a pochi passi dalla Prefettura di Torino, hanno aperto uno striscione in solidarietà al popolo palestinese e hanno imbrattato con della vernice rossa le facce di Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, e di Giorgia Meloni, presidente del consiglio dei ministri italiana. 

"Dal 7 ottobre sono più di 30.000 i morti palestinesi, ma sono milioni gli sfollati", ha urlato al megafono una portavoce degli studenti e delle studentesse, "Mentre abbiamo assistito al massacro di un popolo, i governi degli Stati Uniti e dell'Unione europea non solo sono rimasti in silenzio di fronte al genocidio, ma non hanno mai fatto venire meno il loro sostegno politico ed economico a Israele. Lo diciamo chiaramente, se il Governo italiano supporta il Governo criminale di Netanyahu è per gli interessi del grande capitale europeo e atlantico. Gli stessi interessi per cui il Governo promuove la riforma della scuola azienda. È per questi stessi interessi che il Governo Meloni con l'appoggio di tutte le forze parlamentari, dal PD ai 5 Stelle, invia oggi navi da guerra nel mar Rosso contribuendo ad allargare il conflitto. Trascinando il mondo nella spirale della guerra imperialista. La nostra lotta contro il genocidio del popolo palestinese parte dalla lotta contro il nostro stesso Governo. Il Governo della guerra e del manganello".

Gli studenti erano partiti in corteo intorno alle 10 da piazza Arbarello, facendo una tappa anche davanti all'Ufficio scolastico regionale in corso Vittorio perché l'altro tema importante della manifestazione era la riforma della scuola proposta dal ministro Valditara: "La nostra è una lotta che passa per le nostre scuole con la dura opposizione alla riforma Valditara; per le nostre Università attraverso la recessione di tutti gli accordi con Israele. Oggi l'abbiamo urlato a gran voce: contro la repressione, la riforma scuola azienda e il genocidio". I ragazzi e le ragazze si sono poi fermati in piazza Castello per un'assemblea.  

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