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Un tour gastronomico per raccontare uno dei quartieri più difficili di Torino

Raccontare un quartiere difficile, ma estremamente ricco di storie e umanità, come Aurora attraverso il cibo. È questa la scommessa che Stefano Di Polito ha voluto portare avanti con il progetto Eatnico. Una "a" in più alla parola etnico e viene fuori il senso di una narrazione data in mano agli abitanti dello stesso quartiere. 

Da una parte i tanti commercianti etnici che in zona servono piatti tipici del proprio paese, dall'altra le seconde generazioni ovvero i figli degli stessi immigrati. I ragazzi che sono nati e cresciuti in Italia e che sono a tutti gli effetti italiani, proprio come Balotelli o l'astro nascente della Juventus Moise Kean. 

Loro però non dovranno indossare calzoncini e dare calci a un pallone. Avranno il compito di essere ambasciatori della propria cultura di origine raccontando la tradizione gastronomica, ma non solo. Il progetto Eatnico nasce grazie al bando AxTO e Stefano Di Polito ha coinvolto nel lavoro esclusivamente persone che sono di Aurora e Aurora la vivono. 

Sabato 30 marzo, in occasione di Biennale Democrazia, ci sarà il primo evento collegato a questa esperienza. All'incrocio tra corso Emilia e corso Vercelli ci sarà un piccolo concerto e da quello stesso punto partiranno tre tour gastronomici per i locali etnici di corso Vercelli, corso Emilia e corso Giulio Cesare. Le guide ovviamente saranno i ragazzi. 

Un progetto che alcuni piccoli risultati li ha avuti già: sono arrivate tre aiuole grosse ad abbellire la zona e è stata potenziata l'illuminazione delle vie. Una curiosità? Sui pali della luce vedrete appesi dei cartelloni, fermatevi a leggerli perché sopra vi sono scritte le storie dei protagonisti di questa storia. 

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