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Dopo l'aggressione in Duomo, l'appello del parroco: "Ci vuole più sorveglianza"

L'ultimo caso è avvenuto sabato scorso sotto gli occhi di un centinaio di fedeli e turisti. Un uomo con problemi psichici è entrato all'interno del Duomo di Torino e dopo aver creato lo scompiglio è salito sul presbiterio e dall'altare maggiore ha lanciato a terra un candelabro e un vaso. In pochi istanti all'interno della cattedrale si è creato il panico e la gente ha cominciato a scappare. Quello che rimane dell'episodio è un grosso buco sul pavimento in marmo e il danno al candeliere, un pezzo ottocentesco che vale attorno ai 15.000 euro. 

Non è la prima volta però che capita un fatto del genere all'interno del Duomo e don Carlo Franco, il parroco della cattedrale, ha voluto lanciare un allarme alle autorità competenti sul tema della sicurezza. Nei giorni festivi la sorveglianza del Duomo è autogestita grazie all'aiuto dei vigili in pensione, ma questo non basta più.

Per don Franco il Duomo dovrebbe essere considerato un luogo sensibile e sconcerta la facilità con la quale sia possibile creare scompiglio al suo interno. Il parroco denuncia come quella di Torino sia l'unica catedrale in Italia senza un presidio fisso di sicurezza, qualcuno in grado di intercettare chi potrebbe mettere in pericolo turisti e fedeli. 

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