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Centro deserto e affari in calo anche per chi è aperto: "Senza passaggio la situazione è tragica"

I residenti in centro sono pochi

Il centro di Torino è deserto, a presidiarlo solo alcuni passanti, i senzatetto e i pochi commercianti che sono rimasti aperti. Serrande alzate perché il Governo permette loro di continuare a lavorare, ma gli affari, soprattutto per edicolanti e tabaccai, non sempre vanno così bene e poi c'è la preoccupazione del futuro. 

"Stiamo vivendo questo periodo molto male. Specialmente qui in centro lavoriamo pochissimo perché la densità di popolazione è minima, è tutto chiuso. Siamo rimasti aperti noi, il giornalaio, la farmacia e basta. E una situazione tragica", racconta un tabaccaio di Piazza Castello che poi aggiunge, "La preoccupazione, per quanto riguarda il centro, per il dopo epidemia è enorme perché qui lavoriamo molto sul passaggio e sul turismo e non so quando rivedremo un turista". 

"Abbiamo solo i residenti che scendono. Con la GTT praticamente ferma e con il Comune di fronte che ha lasciato giustamente a casa i propri dipendenti non ci sono introiti e quindi non va bene", racconta l'edicolante di Piazza Palazzo di Città che poi pensando al futuro dice, "Ci vorrà del tempo perché torni tutto alla normalità e poi bisogna vedere come andrà. In questi mesi la gente si è abituata a fruire di altri servizi e bisogna vedere cosa farà". Il riferimento è all'editoria digitale. 

"Il nostro non è un lavoro, è un fruire servizi e copro il minimo indispensabile. Lavoricchio un po', si prendono l'enigmistica e qualche giochino per i bimbi, ma il mio lavoro non è questo", racconta un'altra edicolante di via Po. 

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