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Cavallerizza, trovata l'intesa con gli occupanti: ecco cosa prevede l'accordo

Per arrivare alla firma dell'accordo ci sono volute più di due ore di riunione

Ci sono volute più di due ore di riunione, ma alla fine i rappresentanti degli occupanti della Cavallerizza hanno firmato il verbale di intesa che permetterà l'avvio della riqualificazione della struttura, Patrimonio dell'Unesco, senza alcuno sgombero. Comune e Prefettura al termine della riunione di lunedì 11 novembre 2019, hanno concesso ulteriore tempo agli occupanti per abbandonare lo stabile. In un primo momento il termine previsto era martedì; dopo la riunione il termine è slittato alla fine di questa settimana. Un accordo che nei giorni scorsi ha rischiato di saltare.

"Abbiamo firmato il verbale di intesa che ha recepito in gran parte le nostre richieste soprattutto in merito alla continuità dell'esperienza culturale e artistica condotta in questi anni, rientro non appena sono finiti i lavori di messa in sicurezza dei locali, accesso sin da subito ad alcuni locali di cassa depositi e prestiti per tenere le assemblee settimanali dell'assemblea, partenza dei lavori di messa in sicurezza di tutti gli spazi e rientro in tempi ragionevoli", ha detto il professor Guido Montanari, ex vicesindaco della giunta Appendino e oggi capo delegazione dell'Assemblea 14.45. Ironia della sorta la sindaca si è dovuta confrontare proprio con l'ex vicesindaco al quale qualche mese fa ha ritirato le deleghe

Sempre secondo il professor Montanari gli occupanti prevedibilmente potranno rientrare in Cavallerizza entro sei mesi. Se non verrà approvato in consiglio comunale il regolamento sui beni comuni l'assegnazione degli spazi avverrà tramite bando pubblico. 

Soddisfazione anche da parte della sindaca Chiara Appendino: "Finalmente possiamo far partire la ristrutturazione del compendio e restituirlo alla cittadinanza. La scelta che abbiamo fatto è stata di evitare uno sgombero andando incontro reciprocamente alle esigenze. Le risorse per far partire la ristrutturazione ci sono".

Non tutti però gli occupanti della Cavallerizza presenti davanti alla Prefettura hanno accolto favorevolmente la firma del verbale d'intesa. Alcuni hanno contestato la composizione della delegazione e la scelta di firmare il documento perché, a loro avviso, non rispettava la volontà espressa dall'assemblea che si è riunito ieri sera, domenica 10 novembre. La riunione di ieri sera a loro dire non avrebbe dato alcun mandato alla firma. Nel caso in cui alcuni gli occupanti decidessero di rispettare la firma del verbale di intesa l'accordo potrebbe saltare.

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