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Anche i bibliotecari incrociano le braccia: preoccupazione per il nostro futuro

Anche i bibliotecari incrociano le braccia. Oggi per mezza giornata hanno scioperato quelli che prestano servizio nelle biblioteche universitarie di Torino. Hanno protestato perché chiedono chiarezza a Università degli Studi di Torino e alla ditta appaltatrice Re.Uni.To, che non avrebbero sciolto ancora alcuni nodi relativi al loro futuro.

L'appalto che gli consente di lavorare scadrà a dicembre e ancora l’università non ha preso una decisione ufficiale su cosa intenda fare dei bibliotecari e del servizio che forniscono. Già il 21 dicembre scorso il rettore Ajani assicurò il massimo impegno e attenzione da parte dell’ateneo, ma i bibliotecari denunciano che alle parole non sono mai seguiti i fatti. 

Le loro principali preoccupazioni nascono dal fatto che nel dicembre 2017 la ditta che la ditta per la quale lavorano, Re.Uni.To, è stata acquisita completamente dalla cooperativa Coopculture che intende sciogliere la Re.Uni.To. Che conseguenze avrebbe questo sul loro lavoro? 

Prima della seduta odierna del Consiglio di Amministrazione dell'Università hanno consegnato due lettere a tutti i consiglieri.

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