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Arresto Roberto Rosso, Cirio: "Se avessi avuto il sospetto non ci avrei preso neppure un caffè"

La Regione Piemonte valuterà di costituirsi parte civile

La Regione Piemonte valuterà la possibilità di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico di Roberto Rosso, l'ormai ex assessore della Giunta Cirio che questa notte, venerdì 20 dicembre, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso. A confermarlo è lo stesso Presidente della Regione Alberto Cirio nel primo pomeriggio all'uscita dalla sede regionale di Piazza Castello. 

"Evidentemente possiamo valutare la strada di costituirci parte civile. Bisogna vedere quelli che saranno gli sviluppi processuali e capire la fondatezza di questa situazione, ma non lo escludo assolutamente. Ribadisco che voglio dare un messaggio chiaro: chi vuole Governare con noi il Piemonte non può avere nessun tipo neppur casuale con questo tipo di ambienti", ha dichiarato Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte. 

"Appena ho avuto notizia, dopo aver verificato la fondatezza di questa, ho disposto la revoca dell'assessore Roberto Rosso. Un'accusa di questo tipo è incmpatibile con il nostro modo di vedere la politica, la vita e l'impegno. Come Governo sin dal primo giorno ci stiao caratterizzando per la nostra lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Per la prima volta in Piemonte abbiamo costituito una commissione permanente per la legalità in consiglio regionale", ha continuato Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte. 

"Io volevo una Giunta tutta nuova e l'ho anche segnalato a tutte le forze politiche e a tutti i gruppi consiliari. Avrei preferito persone senza troppo retaggio politico di anni di attività. Fratelli d'Italia ha pensato di indicare in altro modo, ma non è una questione di pentimenti. Se avessi avuto il minimo sospetto non solo non lo avrei nominato come assessore, ma non ci avrei preso neanche il caffè. Io auguro a Rosso di dimostrare che è estreo a quel che gli viene addebitato, ma metto in sicurezza l'immagine dell'Istituzione, dell'ente, mia e del Governo regionale", ha concluso Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte. 

Chiara Appendino

"Il quadro che emerge dalle indagini condotte dalla Procura di Torino da cui risultano rapporti tra politica e criminalità organizzata è sicuramente preoccupante e ci induce a tenere sempre alta la guardia sul persistente pericolo di infiltrazioni mafiose e sulla relativa possibilità di condizionare le attività della pubblica amministrazione.  Per questo motivo il lavoro della Magistratura e delle Forze dell'ordine a tutela della legalità e degli interessi dei cittadini risulta quanto mai prezioso, come indispensabile rimane l'impegno e la massima attenzione da parte di chi ricopre o si candida a ricoprire una carica pubblica". 

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