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Affidi, approvata la nuova legge regionale: cosa cambia sul fronte degli allontanamenti

Chiara Caucino, assessora regionale: "Vinta una battaglia di civiltà"

Ci sono voluti tre anni di legislatura, ma alla fine Chiara Caucina, assessora all'Infanzia della Regione Piemonte, è riuscita a far diventare legge il suo provvedimento che 'rivoluziona', per usare un termine suo, il mondo piemontese degli affidi. Un voto, quello che si è tenuto questa mattina - martedì 25 ottobre - in consiglio regionale che viene visto come una vittoria, anche politica, di tutto il centrodestra piemontese. 

"Per me è una giornata memorabile e credo che lo sia per tutto il centrodestra", spiega Chiara Caucino, "Sono felicissima perché credo che questa sia una giornata di vittoria per tante famiglie e bambini che mi hanno chiesto in questi anni di poter tornare a casa e di avere giustizia". 

Cosa cambia adesso? "Cambiano molte cose. Prima di tutto che gli operatori sociali saranno costantemente accompagnati dagli operatori sanitari che è una cosa a cui tengo tantissimo perché le risultanze delle relazioni degli assistenti sociali dovranno essere sempre e costantemente legate a quelle dei servizi sanitari e della comunità educante che ha a che fare con il minore. Fonte di garanzia estrema perché l'allontamento non sia di impulso, ma ponderato e in extrema ratio". 

Quante risorse verranno investite? "Metteremo in campo in questi due anni oltre 40 milioni di euro per la messa in campo del PEF, un progetto educativo familiare. Inoltre altri 90 milioni di euro all'interno del POR FSE. Credo che dal Piemonte stia partendo una rivoluzione a favore delle famiglie perché sia messa al centro e sostenuta. Individuare la fragilità della famiglia in modo precoce e cercare di risolverla. 

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