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Dai mozziconi di sigaretta producono il materiale per fare le mascherine: l'iniziativa di un torinese

Il progetto Isabel

Dai mozziconi di sigaretta producono acetato di cellulosa per creare filtri da applicare alle mascherine che indossiamo per contrastare il contagio da coronavirus. Il brevetto è di un energy manager, specializzando all'Università gregoriana del Vaticano, di Torino che ha lavorato insieme a un team di collaboratori. 

A ideare il brevetto è stato Antonio Fischetto che lo sta concedendo gratuitamente a chi lo vuole utilizzare: "Il progetto Isabel prevede il riciclo dei mozziconi di sigaretta. Abbiamo lavorato impiegando la fibra di cellulosa come imbottitura dei giubotti e adesso con un'accortezza abbiamo pensato che potesse essere un'opportunità per la produzione di mascherine". 

Il brevetto si chiama Progetto Isabel ed è già utilizzato da alcune aziende del torinese: "Abbiamo fatto in modo che si potessero creare dei filtri dalla fibra di cellulosa universali adagiabili in una qualsiasi tipo di mascherina. La mascherina così ottiene un maggior livello di sicurezza. La particolarità è che può essere lavato e riutilizzato aumentando la vita della mascherina". 

In questo momento il brevetto viene utilizzato da un'azienda di Beinasco che produceva sedili per automobili e che si è riconvertita alla produzione di mascherine e vengono prodotte 200 mascherine al giorno che vengono distribuite alla Protezione Civile. Presto verrà siglato un protocollo d'intesa anche con un ente carcerario che metterà a disposizione il proprio reparto tessile. 

In questo momento la raccolta dei mozziconi non è regolamentata, ma Fischetto li recupera attraverso alcune realtà di volontariato: "Qualcuno sottovaluta che è un rifiuto pericoloso per l'ambiente. Io spero che nei prossimi mesi si possa provare a pensare che raccolta e ritiro del mozzicone diventino una realtà quotidiana". 

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