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L'ex Torino Casagrande: "Canne, droga, eroina. Per 20 anni mi sono fatto di tutto"

La sua dipendenza con le sostanze stupefacenti è cominciata nei primi anni 80, all'epoca della sua prima esperienza al Corinthians

Walter Casagrande Junior, ex stella di Ascoli e Torino, si confessa: "Canne, droga, eroina. Per 20 anni mi sono fatto di tutto". La sua autobiografia sembra quella di un narcotrafficante. La sua dipendenza con le sostanze stupefacenti è cominciata nei primi anni 80, all'epoca del Corinthians: "A quei tempi, però, ci andavo ancora piano. Solo qualche canna e qualche preparato di cocaina". 

Poi nulla nella parentesi europea con Porto, Ascoli e Torino, per poi ricominciare una volta appesi gli scarpini al chiodo nel 1997: "Mi sentivo tremendamente vuoto e cercavo rifugio nella droga. In una sola sera ero capace di sniffare 3 grammi di cocaina e poi iniettarmi una dose di eroina, fumarmi una canna e bermi una bottiglia di tequila". 

Era un'ossessione. O meglio una malattia. "Per 20 anni ho giocato alla roulette russa, copiando quella spinta all'autodistruzione che vedevo nei miei miti del rock, da Jim Morrison a Janis Joplin e Jimi Hendrix".

Non solo però. Casagrande ha fatto anche uso di doping, anche se "dopo un po' mi sono rifiutato di continuare. Ci obbligavano a fare dell'iniezioni intramuscolo e il risultato era sbalorditivo". Il tutto avvenne in Europa, ma Casagrande non ha fatto riferimento in quale squadra. Ora la fine del tunnel dopo 4 overdosi e il ricovero per oltre un anno in una clinica: "Mi sento rinato".

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