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Toro, il bilancio di fine stagione e le prospettive di mercato, tra Mazzarri e Belotti

I top e i flop dell'annata appena conclusa dai granata

Il Torino ha concluso domenica 20 maggio il campionato di Serie A 2017-18: con l'ultima vittoria a Genova sul Genoa dopo 37 anni, i granata hanno concluso il campionato al 9° posto in classifica, a 54 punti e davanti alla Sampdoria per differenza reti, grazie ai 54 gol fatti e ai 46 subiti. 

In generale, il bilancio del Toro non può essere considerato negativo: alcune vittorie di prestigioco, come quelle a Milano e Roma, hanno impreziosito una stagione segnata dall'esonero di Mihajlovic e dall'arrivo di Mazzarri a esattamente metà stagione. Tuttavia le ambizioni di un piazzamento utile per partecipare all'Europa League è sfumato in pratica ben prima di quanto abbia detto l'aritmetica, a causa di un andamento poco costante della squadra granata.

Le classifiche del Toro di Cairo, dal 2014 a oggi

A livello di punti, negli ultimi 5 campionati il Toro ha fatto meglio di quest'anno solo nel 2013-14: 57 punti in classifica e un settimo posto che divenne sesto perché il Parma, finito avanti di un punto, non era in regola con i parametri Uefa: il primo passo verso il fallimento che l'anno successivo abbatté la società emiliana. Il Toro di Ventura dimostrò poi di meritare ampiamente i palcoscenici europei, espugnando il San Mames nei sedicesimi e uscendo agli ottavi contro lo Zenit San Pietroburgo. 

Europa a parte, nel 2014-15 il Toro fece 54 punti in campionato, gli stessi di questa stagione appena conclusa, con identico piazzamento al nono posto. L'anno dopo dodicesimo posto finale e 45 punti per l'ultimo Toro di Ventura, che dopo gli Europei sostituì Conte sulla panchina della Nazionale e fu sostituito da Sinisa Mihajlovic al Torino.

L'anno scorso, nel 2016-17, il Toro allenato dal serbo ha fatto 53 punti, classificandosi ancora nono. Infine quest'anno, come detto, granata ancora noni ma con un punto in più nonostante il cambio di allenatore alla fine di un deludente girone d'andata (25 punti, contro i 29 del ritorno). Per questo al Toro di Mazzarri quest'anno va data comunque la sufficienza, un incoraggiamento al lavoro di Mazzarri che ha dovuto adattare la "sua" difesa a 3 a una rosa pensata per altri moduli. 

Le prospettive dal calciomercato, tra Belotti e Balotelli

La possibile cessione del bomber granata Andrea Belotti era stata il tormentone della scorsa estate tra i tifosi del Toro, con il Gallo che alla fine restò "per giocare in vista dei mondiali" e maturare ancora un anno prima di andare in qualche top club. 

A un anno di distanza, la situazione è cambiata ma non troppo: la stagione di Belotti è stata piuttosto deludente, soprattutto a causa degli infortuni che lo hanno tenuto fuori per parecchie partite e che ne hanno anche offuscato le prestazioni al rientro, contraddistinto da un lun lungo digiuno tra un gol e l'altro: alla fine solo 10 le reti per Belotti, due in meno di Iago Falque capocannoniere della squadra a quota 12. 

Tuttavia, anche se con una valutazione inferiore a quella di 12 mesi fa (ma con la clausola rescissoria da 100 milioni per l'estero sempre valida), l'attaccante e capitano del Torino ha ancora molti pretendenti, a cominciare dal Milan in cerca di una prima punta dal rendimento affidabile. Il presidente Urbano Cairo ha già detto che Belotti resterà al Toro, ma è quasi certo che la questione non è chiusa in partenza.

In caso di partenza di Belotti, il Toro non si accontenterebbe di sostituirlo con Niang: secondo alcuni, il sostituto del Gallo potrebbe essere Mario Balotelli, che al Nizza si è riguadagnato la Nazionale con Mancini e che vorrebbe tornare in Italia.

Top e flop del Toro 2017-18

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