Sintesi e pagelle Lazio-Juventus 0-1: magia di Dybala, vendetta all'ultimo secondo
I bianconeri vincono nel recupero, come avevano perso all'andata
Pagelle Juve: Dybala ricomincia da dove aveva finito
Buffon celebrating Dybala's goal - FORZA GIGI! pic.twitter.com/AA1dgjJ1dn
— Tarek Khatib (@ADP1113) 3 marzo 2018
Buffon 6.5: un paio di parate su tentativi ravvicinati, un paio di uscite con i piedi. Uno dei migliori.
Barzagli 6: Allegri lo "frega" facendogli giocare un'ora da terzino, ma lui se la cava senza troppi affanni.
Benatia 6.5: è da un po' che prende troppi calci e ora rischia di doversi fermare.
Rugani 7: sovrasta e annulla Immobile per 90 minuti, quasi perfetto nella difesa a due.
Lichtsteiner 6: va bene tutto, ma fargli fare l'attaccante esterno è troppo anche per il volenteroso svizzero (12'st Douglas Costa 6: sembra quasi che Allegri gli abbia detto di non sudare).
Khedira 5.5: nella selva biancazzurra non trova mai il varco giusto per inserirsi.
Pjanic 5.5: accerchiato per tutta la partita, non fa molto per cercarsi spazio.
Matuidi 5.5: troppo confusionario, gli manca un appoggio di sicurezza su quella catena e perde più palloni di quanti ne recuperi.
Asamoah 6: anche lui troppi errori di imprecisione nei passaggi, ma in copertura è impeccabile.
Dybala 6.5: praticamente assente per più di un'ora, si nota solo al 65' con un paio di tiri pretenziosi. Ma con il gol che segna al 93' è quasi come se avesse aspettato di riprendere il discorso con la Lazio da dove l'aveva interrotto all'andata, con il rigore parato da Strakosha a fine recupero. E forse anche pensando a quell'errore resiste alla carica di Parolo preferendo segnare da seduto un gol spettacolare (49'st Chiellini sv).
Mandzukic 5: un'altra prestazione colma di errori di ogni tipo. Sbaglia i colpi di testa, gli appoggi e persino i contrasti (27'st Alex Sandro 6.5: è rinato, o meglio è tornato ai livelli che gli competono. A prescindere dalla posizione in campo).
All. Allegri 6.5: un altro 0-0 come quello con l'Inter sarebbe andato anche bene, ma i cambi di modulo e giocatori che ha operato dimostrano che lui voleva davvero i tre punti.