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Le prime parole di Cristiano Ronaldo da bianconero: Juventus unica offerta

La conferenza stampa di CR7 allo Stadium: "Consigliato da compagni e amici"

Dopo quel "Giuveee Giuvee" intercettato mentre entrava al J Medical per le visite mediche e la definitiva ufficialità del suo trasferimento alla Juve, arrivano dalla conferenza stampa del CR7 Day all'Allianz Stadium le prime dichiarazioni di Cristiano Ronaldo da giocatore bianconero.

Davanti ai giornalisti giunti da tutto il mondo a Torino per il "colpo del secolo" del calciomercato juventino, CR7 ha parlato in portoghese, rivelando i dettagli della sua decisione di firmare per la Juve dopo 9 anni al Real Madrid, e le sue ambizioni per questa stagione e le prossime. Cristiano ha anche presentato ufficialmente la sua maglia bianconera numero 7, per cui aveva ricevuto anche la "benedizione" di Cuadrado. A causa del diluvio che si è abbattuto su Torino, Ronaldo non ha invece fatto il piccolo show di palleggi sul campo dello Stadium, come secondo alcuni avrebbe dovuto fare in caso di bel tempo.

"Amici e compagni mi hanno consigliato la Juve"

"È stata una decisione facile venire alla Juve, una delle migliori squadre al mondo. Una decisione presa da tempo: diversi compagni e amici mi hanno detto che era un club dove potevo giocare, quindi la decisione è stata facle ma il passo è importante".

Sono un che pensa al presente, il presente è chiaro: mi godo il calcio, sono ancora molto giovane mi sono sempre piaciute le sfide. Non avrei mai sperato di vincere quello che ho vinto, ma sono molto preparato e sicuramente le cose andranno bene come sono andate negli altri club".

"Cercherò di dimostrare il mio valore agli italiani"

"Non vedo l'ora di giocare, sono motivato e concentrato e cercherò dimostrare agli italiani che sono un giocatore di massimo livello. Penso di non dover dimostrare nulla, ma sono ambizioso e non mi piace rimanere nella mia comfort zone, per questo voglio lasciare il segno anche nella storia della Juve".

"Alla mia età c'è chi va in Qatar o Cina"

"So che è un campionato difficile, molto tattico, ma mi piace sperimentare. Nella mia carriera non c'è stato nulla di facile non mi piace stare seduto su una sedia in casa; alla mia età c'è gente che con tutto il rispetto va a giocare in Qatar o Cina, a me piacciono le sfide".

"Champions? Spero di portare fortuna"

"So che la Champions è un trofeo che tutte le squadre vogliono vincere: è vero che è una competizione diffiicle ma bisogna rimanere tranquilli e concentrati. Io spero di poter aiutare la Juve, già molto vicina negli ultimi anni: le finali sono un'incognita, io spero di portare fortuna, ma bisogna lasciare che le cose vadano in mnaniera naturale".

"Grazie ai tifosi per gli applausi"

"Gli applausi dopo la rovesciata sono stati un momento speciale, spettacvolare, così come essere accolto così ti dà motivazione per iniziare bene in una nuova squadra: darò le mie risposte dentro il campo" 

"Non avevo già deciso a Kiev"

"No, non avevo deciso nulla la sera della scorsa finale, a convincermi è stata l'offerta del presidente. Un momento di grande emozione a 23 anni, scusa a 33"...

"Juventus unica offerta?"

Domanda secca: "La Juventus è stata l'unica offerta?"

Risposta in italiano: "Sì la unica"

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