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Milan-Juve 0-1: bianconeri all'ennesimo record, Morata regala l'11ª Coppa Italia

Dopo 110' sofferti Morata su cross di Cuadrado firma il gol che regala alla Juve la seconda doppietta scudetto coppa di fila: protagonisti proprio due probabili partenti

La Juventus vince la finale di Coppa Italia contro il Milan grazie al gol di Alvaro Morata al 5' del secondo tempo supplementare. I bianconeri faticano molto più del previsto ma alla fine prevalgono su un Milan che non ha quasi mai mollato per aggrapparsi all'ultima speranza di salvare la stagione.

Il primo tempo è nettamente a favore dei milanisti. A parte il rigore (che c'era) negato a Pogba per fallo di Calabria all'8', l'unico pericolo vero creato dai bianconeri è sul finire di tempo, quando Donnarumma si avventura in uno spericolato dribbling su Dybala.

Non che Neto debba fare i miracoli: una parata in due tempi su Bonaventura al 25', quando il portiere intuisce in ritardo la direzione del tiro e rimedia dando un brivido ai tifosi bianconeri. Per il resto, però, il Milan crea molto più della Juve, pressa di più in fase di non possesso, e soprattutto crea diverse palle gol, regolarmente spedite fuori dai pali. La Juve, invece, resta in attesa, lascia agli avversari il gioco del pallone, per farli stancare.

Eppure la ripresa non sposta di molto gli equilibri in campo. È vero che la Juve cresce, porta avanti il suo baricentro di qualche metro, e che al 70' Donnarumma deve reagire d'istinto su un'incursione di Pogba la cui conclusione viene deviata da un difensore. Allegri toglie un Evra apparso a fine serbatoio, e Alex Sandro ha nettamente migliorato i numeri in fase di intercetto e di incursione; ma Hernanes e Lemina faticano troppo, e l'ingresso di cuadrado per Lichtsteiner non cambia granché sul centrodestra. Dall'altra parte Neto continua a essere ben schermato dal trio difensivo, che pure patisce la mancanza di un regista basso come Bonucci per tirare il fiato in disimpegno. E così anche la ripresa non cambia il risultato. 

Il primo tempo supplementare serve alle due squadre per capire chi ce la può ancora fare e chi no, come Montolivo che prova a resistere ma poi deve arrendersi. Dopo un tempo di riflessione allegri decide di passare al 4-4-2, togliendo Hernanes e mettendo Morata come ala sinistra. Un minuto e la mossa dà i suoi frutti: Cuadrado (anche lui quasi sicuro di ritorno al Chelsea) da destra pesca Morata solo per la mancata copertura di un altrimenti perfetto Calabria (fallo da rigore su Pogba a parte); lo spagnolo al volo manda dentro e sa già che questo potrebbe essere il suo saluto a una Torino bianconera che lo ha sempre amato. La Juve vince l'11ª Coppa Italia e per la prima volta nella storia del calcio italiano fa doppietta coppa-scudetto per due anni di fila, il Milan archivia un'altra stagione di transizione che porta al terzo anno consecutivo senza coppe europee.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Kucka (7'sts Balotelli), Montolivo (4'sts Jose Mauri), Poli (39'st Niang); Honda, Bacca, Bonaventura. All. Brocchi.

Juventus (3-5-2): Neto; Rugani, Barzagli, Chiellini; Lichtsteiner (31'st Cuadrado), Lemina, Hernanes (4'sts Morata), Pogba, Evra (18'st Alex Sandro); Dybala, Mandzukic. All. Allegri.  

RETE: 5'sts Morata.

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