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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Juve-Napoli, le polemiche “giustificano” il divieto di trasferta

Illazioni e allusioni avvelenano il clima dello scontro diretto di sabato, finendo col dare ragione proprio a chi vieta le trasferte per ragioni di ordine pubblico

A Torino piove e fa freddo, ma la partita di sabato 13 febbraio tra le prime della classifica è – a vari giorni dall’evento – già entrata in un clima che neanche le vere sfide cruciali, quelle che si giocano in primavera inoltrata, riservano sempre.

Perché Juventus-Napoli sarà sicuramente una sfida importante per la corsa allo scudetto, ma l’atmosfera intorno al big match della 25esima giornata (su 38!) si sta decisamente sovraccaricando di tensioni ed espressioni che – come si suol dire – non fanno certo bene al calcio. Gigi Simoni, Paolo Liguori, Vinicio, l’avvocato Pisani e altri che a vario titolo sono interessati alla sfida dello Stadium hanno infatti usato toni e parole che poco si addicono a quella che tutti speriamo sia “solo” una bella partita di football.

Angelo Pisani, avvocato napoletano e legale di Maradona in Italia, ha proposto una class action al Tar contro la decisione del prefetto di Torino, Paola Basilone, di vietare la trasferta ai tifosi azzurri per motivi di ordine pubblico. Una decisione giudicata da Pisani e da molti commentatori un oltraggio alla libera circolazione dei tifosi napoletani: ma, a parte il fatto che il prefetto Basiloni è di Napoli, è utile ricordare che analogo provvedimento venne preso quando, all’andata, la trasferta ai piedi del Vesuvio fu vietata ai tifosi bianconeri. E qui ritorniamo al clima infuocato: perché se vengono presi provvedimenti per limitare il più possibile il “contatto” tra i tifosi delle due squadre, il motivo è che queste tifoserie hanno dato modo di far credere che una pacifica convivenza, sugli spalti e fuori dallo stadio (San Paolo o Stadium importa relativamente poco), è possibile solo a costo di un massiccio impiego di forze dell’ordine. Per una partita di calcio trasmessa dalle tv di tutto il mondo.

Ed ecco svelato il cortocircuito operato da chi in questi giorni continua a polemizzare, ad abbandonarsi ad illazioni e allusioni, complottismi e “visioni” suffragate da “matematica certezza”. Finendo con l’esasperare gli animi di tifosi già sospettosi e nervosi e quindi dando ulteriori motivazioni a chi decide se vietare o consentire la trasferta di migliaia di persone. Da Sud a Nord o viceversa. Come se il bello del calcio, ciò che appassiona miliardi di persone da oltre un secolo, non fosse nelle giocate imprevedibili di campioni come Higuain e Dybala, Insigne e Pogba, Hamsik e Marchisio, Reina e Buffon, ma nei prevedibili commenti da bar sport radiotelevisivi o nelle carte bollate. 
 

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