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Torino si candida alle Universiadi Invernali 2025: il verdetto a dicembre

Sarà inoltre l'occasione per organizzare la prima Para Universiade

Le Universiadi Invernali 2025 potrebbero tornare sotto la Mole. Sono ancora vivi i ricordi della 23ma edizione che nel 2007 seguì lo straordinario evento olimpico e oggi Torino ci riprova. Questa mattina, nella sede della Regione Piemonte, in piazza Castello, è stata firmata la candidatura per il 2025: a sottoscrivere la lettera al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, la Regione, la Città di Torino, il Politecnico, le Università di Torino e del Piemonte Orientale, Edisu e il Cus (Centro Sportivo Universitario). Ma per il verdetto bisognerà attendere dicembre 2020.

 "Lavoreremo per un evento sportivo importante che non dovrà rimanere fine a se stesso - ha commentato l'assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca -. E' un'occasione irripetibile, sarà un investimento per il territorio: vogliamo lasciare in eredità qualcosa che resti".

Nuove residenze universitarie

Le Universiadi possono quindi lasciare un'eredità importante al territorio e uno degli obiettivi degli organizzatori è quello di dar vita a un villaggio per gli atleti che, a evento finito, contribuisca a incrementare i posti letto per tutti gli studenti universitari che ne hanno bisogno. Oggi infatti, a soddisfare le richieste, ci sono sono 2mila posti letto: troppo pochi per una città come Torino che vuole rilanciare la sua vocazione sportiva e universitaria. Il tutto però in un'ottica di impegno, di messa in campo di tutte le competenze e soprattutto di contenimento dei costi. 

candidatura universiadi 2025-3

Contenimento dei costi

E a questo proposito a fine mese verrà stilato la spesa esatta prevista per dar vita alla manifestazione. Il costo indicato dalla Fisu per l'Universiade è tra i 50 e i 55 milioni di euro "ma la stima per Torino è di gran lunga inferiore - spiega Riccardo D'Elicio, presidente del Cus - . Per una cerimonia inaugurale, come cifra viene indicato un costo di 3-4 milioni di euro, ma noi per l'evento di apertura del 2007, spendemmo 700mila euro". Inoltre, per gli impianti utili a ospitare le gare sportive non sono necessari interventi o spese particolari: sono ancora ampiamente utilizzabili le strutture nate per le Olimpiadi del 2006. E a chi già si mette di traverso tirando in ballo lo "spreco di denaro", l'assessore Ricca risponde subito: "I no a priori di chi protesta non ci interessano - commenta -. Non li ascolteremo". 

La prima Para Universiade

Ma Torino punta anche sul tema dell'accessibilità. In città, nel 2025, nella settimana che seguirà l'Universiade, è in programma anche la prima edizione della Para Universiade e gli Special Olympics. “Questo lavoro è iniziato un anno fa - ha detto la sindaca Appendino - e nasce dalla voglia di rilanciare la vocazione storica di Torino città universitaria. Torino ha sempre spinto su accessibilità e diritti. In questi mesi abbiamo lavorato molto, abbiamo costruito un dossier”. 

Numeri importanti

Nel 2007 un miliardo di persone seguirono le Universiadi Invernali di Torino; vi presero parte 1900 atleti e collaborarono 3012 volontari; 180 tv straniere furono presenti a seguire l'evento; 350mila persone animarono le notti cittadine durante la manifestazione e oltre 180mila spettatori seguirono le gare. Numeri da capogiro che si possono ripetere nel 2025 e che aiuteranno a far conoscere Torino nel mondo. Un volano straordinario di cui la città, oggi più che mai, ha bisogno per ripartire e per tornare sotto le luci della ribalta.  

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