Juventus-Inter 1-1: avanti con Vlahovic, la riprende Lautaro. Ma i bianconeri sono in corsa per lo Scudetto

Finisce in parità, 1-1, il "big match" di campionato tra Juventus e Inter. A decidere la sfida sono le reti di Vlahovic e Lautaro Martinez, entrambe nella prima frazione di gioco. 

Allegri opta per un 3-5-2 con Szczesny tra i pali; difesa a tre con Gatti, Bremer e Rugani; a centrocampo spazio a Cambiaso, McKennie, Nicolussi Caviglia, Rabiot e Kostic; davanti Chiesa con Vlahovic. 

Nei primi venti minuti, le due squadre cercano la via della rete con le conclusioni di Thuram, Chiesa, Lautaro Martinez e Calhanoglu.

Al 27', però, la Juventus trova il vantaggio con un'azione confezionata dal duo Chiesa-Vlahovic: tutto parte dall'attaccante serbo che serve Chiesa. Il numero "7" accelera per poi riservire Vlahovic che di prima intenzione supera Sommer: 1-0 allo Stadium. Il numero "9" torna così a segnare un gol in campionato dopo due mesi di digiuno. 

Polemica l'esultanza dell'attaccante bianconero che, a più riprese, mima il gesto del "non sentire", visti i fischi e le polemiche delle ultime giornate. 

Dopo una conclusione, strozzata, di Barella al 31', Lautaro Martinez, due minuti dopo, trova il pareggio grazie ad una azione partita direttamente dal portiere Sommer. La palla, prima gestita da Dumfries e poi da Barella, arriva a Thuram che crossa per l'accorrente Martinez che incorna e pareggia i conti: 1-1 allo Stadium. 

Nella ripresa, Allegri inserisce al 61' Locatelli al posto di Nicolussi Caviglia. Le due squadre cercano di trovare il vantaggio ma senza "scoprirsi" ed evitare brutte sorprese. 

All'80' doppio cambio: fuori Chiesa e Vlahovic per Milik e Kean. Poi, all'88', dentro Alex Sandro per Kostic. 

Non succede più nulla e al triplice fischio di Guida Juventus e Inter si accontentano di un punto a testa: l'Inter mantiene così la vetta con due punti di vantaggio proprio sui bianconeri. Ma la Juve, dal canto suo, non perde terreno, diventando però l'unica vera rivale dei nerazzurri nella lotta al titolo.