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Fotovoltaico nel Parco della Vauda, prima vittoria della Provincia davanti al Tar

Il no della Provincia alla costruzione dell'impianto fotovoltaico all'interno del parco resterà valido almeno fino a giugno

«Prima, parziale vittoria della posizione della Provincia di Torino davanti al TAR a difesa della riserva naturale della Vauda, dove vogliamo impedire che vengano consumati 70 ettari di suolo libero attraverso il progetto di un gigantesco impianto fotovoltaico. E’ stata ritirata infatti dalla società Belectric Italia la richiesta di sospensiva presentata contro la delibera di diniego della Provincia di Torino e il TAR ha rinviato alla fine del mese di giugno la decisione sul merito». Ad affermarlo il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta lo scorso 12 dicembre davanti al tribunale amministrativo regionale del Piemonte, commentando questo primo esito della vicenda del Parco Naturale della Vauda.
 

Su queste pagine vi abbiamo già parlato della questione del Parco Naturale della Vauda e del famoso impianto fotovoltaico. La società  Belectric  Italia aveva fatto ricorso al Tar Piemonte dopo che la provincia di Torino aveva respinto, con una delibera del 30 luglio scorso, il progetto del grande impianto fotovoltaico  che la stessa società doveva realizzare all’interno del parco. Per il momento uno a zero, quindi, per la provincia, ma è ancora tutto da vedere.
 

La Provincia di Torino si era costituita, supportata anche da associazioni ambientaliste, contro il ricorso della società Belectric Italia «per difendere - spiega Saitta - una scelta compiuta per salvaguardare l’ambiente e per tutelare il suolo libero della Vauda. Ribadisco ancora una volta che la Provincia di Torino è favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ma è contraria alla speculazione: Belectric può produrre energia elettrica con tecnologia fotovoltaica sfruttando le superfici militari già compromesse come i tetti delle caserme, i capannoni, i piazzali cementificati e le legittime istanze del Ministero della Difesa per valorizzazione il patrimonio militare italiano non possono superare il diritto alla salvaguardia ambientale espresso da cittadini e istituzioni locali». 

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