North cape 4000: il torinese Soldo raggiunge il traguardo
Capo Nord, Norvegia, lunedì 7/08/23 "La vita è come andare in bicicletta. Per restare in equilibrio devi muoverti” Albert Einstein. Ce l’ha fatta il rider torinese Andrea Soldo a concludere, in soli 15 giorni, la sua sfida. Una grande impresa sportiva certo, ma soprattutto una straordinaria avventura che rischiava per lui di trasformarsi, ancor prima della partenza, in un sogno infranto. Ieri, dopo circa 4300 km percorsi a due ruote, ha concluso, sollevando la bicicletta al cielo del punto più a nord dell’Europa, la sua NorthCape4000, un evento sportivo molto particolare, giunto alla sua sesta Edizione. Si tratta di una UltraDistanza tra le più partecipate al Mondo. Gli atleti, perlopiù non professionisti, sono partiti da Venaria Reale il 22 luglio in circa 250, donne e uomini provenienti da 50 paesi del globo, giovani e meno giovani per affrontare questa bella impresa. Con una media di 290 km percorsi al giorno, con pochissimi bagagli e tanta voglia di sfidare se stesso, Andrea Soldo ha affrontato questa avventura tra sorrisi e qualche momento di crisi, sotto la pioggia e sotto il sole, pedalando circa 12 ore ogni giorno tra paesaggi stupendi e incontri determinanti. La cosa più affascinante di aver per le mani una bicicletta è che ognuno è libero di utilizzarla nel modo che più gli garba. E il bello è anche che a detta dell’ONU, essendo un mezzo di trasporto ecologico, democratico e salutare, è anche un toccasana con cui dar battaglia alla crisi climatica. Sport praticato da più di 200 anni, il ciclismo, si sa che sa mettere decisamente a dura prova chi lo pratica perché richiede molta resistenza e risulta decisamente faticoso percorrere grandi distanze tra discese ardite e risalite. Bisogna certamente rimanere saldi con la testa e trovare di continuo motivazioni per non mollare. Nonostante sia una competizione ed Andrea Soldo l’abbia terminata con un ottimo 32 posto, la North Cape 4000 è una grande avventura in cui l’aspetto prettamente agonistico (nonostante vi siano limiti massimi di tempo previsti dall’organizzazione per validare l’arrivo), complici le bellissime renne bianche che incontri sul tuo percorso o la voglia dei partecipanti di condividere un sorriso, due parole in qualche lingua che neanche ben conosci o di prestarsi una camera d’aria se qualcuno dei partecipanti l’ha bucata, passa in secondo piano e il percorso diventa più che una gara un modo speciale e unico di interpretare questo magnifico sport chiamato ciclismo. E Andrea Soldo ha interpretato perfettamente questo spirito e questa sfida contro se stesso, visto che soltanto un mese prima della partenza ha subito un collasso polmonare e un intervento chirurgico che lo hanno messo a dura prova facendolo quasi ritirare dall’evento. Ma come disse Arthur Conan Doyle “quando ti sembra che non ci sia più speranza, monta sulla bicicletta e pedala senza pensare a nient’altro che alla strada che percorri” perche’ “La bicicletta ha un’anima. Se si riesce ad amarla, vi darà emozioni che non dimenticherete mai” (Mario Cipollini).
Di Chiara Foà