Maturità 2019: gli studenti reagiscono
Stimatissimo Torino.Today, Siamo due studenti del liceo "Domenico Berti" indirizzo linguistico Esabac. Vorremmo renderLa partecipe dell'iniziativa presa da noi studenti nei riguardi della riforma dell'Esame di Stato. Le scriviamo qui di seguito il messaggio che abbiamo postato su tutti i gruppi di studenti sui social network che si sta diffondendo in tutta Italia: "Ciao a tutti! Allora, ho creato questo gruppo perché insieme alla mia classe oggi abbiamo pensato che la maturità di quest’anno sia qualcosa di assurdo. Per prima cosa, alcuni cambiamenti proposti sono inaccettabili. Parlo per noi del liceo linguistico, in 6 ore svolgere sia la prova di inglese che quella di tedesco è da fondere il cervello: ma penso sia così in tutti i vostri istituti. Altra cosa: l’orale con le tre buste, stiamo diventando parte di un gioco a fortuna a quanto pare, ma l’esame non serve a testare le abilità che abbiamo conseguito in questi anni? E non è di certo aprendo una busta che va a fortuna che saranno capaci di testarlo. Le modalità di comunicazione sono a dir poco scandalose, si, siamo nel 2019, ma usare Instagram come mezzo di comunicazione è assurdo. Vogliamo parlare del video il giorno prima, manco dovesse essere il trailer di un nuovo videoclip di Ariana Grande. E la storia del ministro oggi faceva ridere. ‘Io sono con voi’, siamo pronti per gli Hunger Games insomma. Detto ciò, questi non sono gli unici motivi ma questo vuole essere solo un messaggio riassuntivo. C’è bisogno di un’azione da parte nostra per far vedere che non possono comportarsi così, cambiamenti dell’ultimo minuto con tempi di preparazione molto ridotti. Prove nazionali che coincidono magari con gite scolastiche già fissate da mesi, se le avessimo avute prima avremmo stilato un calendario diverso, ovviamente. Vorremmo scendere in piazza, far capire che noi, generazione del 2000 non siamo giovani che non sono capaci a far niente, ma proviamo ad agire. Proviamo a cambiare qualcosa. Non stiamo con le mani in mano. Stavamo pensando di scegliere un giorno per scendere in piazza a protestare, vedendo le scuole con le classi 5º vuote, studenti in piazza, qualcosa dovrà pur cambiare. Chiediamo di girare la voce il più possibile, dobbiamo essere in tanti, perché per avere dei cambiamenti bisogna mostrarci uniti. Girate il messaggio ai vostri amici, ai vostri compagni di classe delle medie, ai vostri rappresentanti di istituto, cerchiamo di fare qualcosa nel nostro piccolo." Cerchiamo di far sentire la nostra voce e vorremmo da Lei un aiuto per divulgare la notizia. In attesa di una risposta la ringraziamo molto per l'attenzione.
Aurora Sanfilippo e Michele Zaccagnino (classe 5B)