La lettera di uno studente: "Inadempienza decreto Anti-Coronavirus presso i parchi torinesi"
Spett.le Redazione di Torino Today, Sono uno studente universitario torinese e un Vostro affezionato lettore.
In data odierna ho interrotto brevemente la permanenza presso il mio domicilio per fare una piccola passeggiata in solitaria nel Parco Vittorio Veneto (in ottemperanza all'articolo 1 comma 3 del dpcm che prevede la possibilità di accesso ai parchi pubblici a patto che venga rispettata la distanza interpersonale di 1 metro). Sebbene ci fossero molti altri singoli che praticavano attività sportiva in solitaria seguendo scrupolosamente le indicazioni del governo, ho purtroppo dovuto constatare, con grande rabbia e rammarico, che il nuovo decreto Anti-Coronavirus non veniva rispettato da un'estremamente larga parte dei presenti nel parco: c'erano infatti numerosissime comitive (anche piuttosto nutrite) di giovani e di giovanissimi, impegnati in sport di gruppo, pic-nic e altre attività ludiche e di socializzazione, i quali ignoravano completamente il divieto di assembramento e, anzi, massimizzavano il contatto fisico tra loro.
In un momento storico così delicato tutto ciò è semplicemente inammissibile, e personalmente mi sento molto amareggiato nel vedere un così scarso senso civico dimostrato da tante persone nei confronti del bene comune (sapendo che tali comportamenti non faranno altro che aumentare drasticamente i contagi producendo le ricadute sanitarie ed economiche che sono ormai ben note). Il messaggio che i giovani siano tra i principali intermediari del virus nei confronti delle fasce più deboli della popolazione evidentemente non è stato recepito in alcun modo da queste persone. Pertanto vi chiedo gentilmente di indagare sui sopraccitati diffusi comportamenti illegali, sia nel Parco Vittorio Veneto sia nelle altre zone verdi torinesi, in modo da evidenziarli possibilmente nella Vs. testata giornalistica: dare infatti risalto a tali problemi è l'unico modo per mobilitare chi di dovere al fine di svolgere controlli più serrati nelle zone verdi e di ricordare a coloro che disobbediscono che si trovano in una situazione di gravissima emergenza sanitaria, e non in vacanza.
Allego cinque fotografie da me scattate ieri pomeriggio (11/03/20) che ritraggono solo alcuni dei molti capannelli di giovani che non rispettavano il divieto di assembramento e la distanza di sicurezza; per rispetto della privacy ho provveduto a censurare i volti. Vi autorizzo a utilizzare tali foto qualora vorrete far emergere la problematica tramite un Vs. articolo.
RingraziandoVi per la cortese attenzione e sperando di poter arginare il problema Coronavirus nel minor tempo possibile, Porgo cordiali saluti. M. Z.