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UN'OPERA FANTASTICA / Fenestrelle

Nel torinese la Muraglia cinese del Piemonte: è il forte di Fenestrelle

Dal 1999 è diventata il simbolo della Provincia di Torino

Anno dopo anno conquista sempre più turisti per quel suo fascino eterno dovuto alla sua storia e alla sua imponenza. I torinesi lo conoscono come il Forte di Fenestrelle, ma sarebbe più corretto chiamare la "grande Muraglia cinese del Piemonte", Fortezza di Fenestrelle.

La più grande fortezza alpina d'Europa, eretta dal XVIII al XIX secolo a Fenestrelle, in Val Chisone, è infatti una grande muraglia formata da 3 forti (Il Forte San Carlo, il Forte delle Valli e il Forte Tre Denti) e 7 ridotte, indipendenti fra loro, ma collegati da spalti, bastioni, scale e da 28 risalti, le postazioni per l'artiglieria che si sviluppano su una superficie complessiva di 1.350.000 m².

Il Forte di Fenestrelle è la realizzazione, da parte dell'ingegner Ignazio Bertola, della richiesta che gli aveva fatto il re Vittorio Amedeo II, quella di una gigantesca opera fortificatoria che sbarrasse ai francesi l'ingresso nella Val Chisone.

I lavori iniziarono nel 1727 e Vittorio Amedeo II, diventato re del Regno di Sardegna, anche dopo la sua abdicazione, nel 1730, volle che fossero proseguiti anche durante il regno del figlio Carlo Emanuele III. Il Forte San Carlo, il più grande e importante di tutto il complesso fortificato, porta questo nome proprio in onore del re sotto il cui regno venne edificato. I lavori si conclusero nel 1850, arrivando ad impiegare fino a 4.000 unità.

Ogni elemento del complesso fortificato aveva un ruolo specifico nelle strategie di difesa e altrettanto unici e fondamentali erano i collegamenti come la "scala coperta", 4000 scalini, più di due km, protetti da mura spesse due metri, che s’inerpicano sul pendio della montagna.

Il Forte di Fenestrelle era la sentinella del Piemonte e non fu mai coinvolta in assedi o assalti in forze degni di nota o rilievo. Fu anche prigione di stato e nei suoi palazzi vennero detenuti personaggi di prestigio e anche persone comuni, condannate per reati vari, come ad esempio militari rei di gravi trasgressioni. Quando venne conquistato il Regno delle due Sicilie circa un migliaio di soldati borbonici rimase prigionieri per un mese prima di essere inseriti nell'esercito italiano.

Il Forte fu a lungo abbandonato, dal 1946 al 1990 e soltanto grazie all'encomiabile lavoro dell'Associazione Progetto San Carlo- Forte di Fenestrelle Onlus, in accordo e con l’autorizzazione sia del proprietario (Agenzia del Demanio) che della Soprintendeza ai Beni Culturali, è tornato a rivivere, diventando dal 1999 il simbolo della provincia di Torino e uno uno dei luoghi di maggior interesse turistico del Piemonte.

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