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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Regina Margherita "cambierà ma non chiuderà: resterà l'ospedale dei bambini"

Meno posti letto e altra sede, ma i servizi restano

"Nessuno ha mai parlato né parlerà mai di chiusura del Regina Margherita o del Sant’Anna". E' arrivato forte e chiaro il messaggio del presidente della Regione, Sergio Chiamparino e dall'assessore alla Sanità, Antonio Saitta. Su internet, 24 ore, si è scatenata la bufera a questo proposito: la voce che circola, e che ha provocato indignazione e una raccolta firme online, è di un inglobamento dei servizi rivolti ai pazienti pediatrici nel futuro e nuovo Parco della Salute, in un ospedale pensato per gli adulti, con una perdita importante di posti letto. "Il nuovo Parco della Salute semplicemente integrerà nei nuovi edifici - hanno proseguito - tutte le aree diagnostico-terapeutiche, garantendo a quella pediatrica, spazi adeguati e privilegiati, così come avverrà per la traumatologia e l’ostetricia".

Il brand "Regina Margherita" resta

E se qualcuno aveva paventato l'ipotesi di un accorpamento dell'area pediatrica a quella della maternità, la notizia è che lo spazio riservato alle cure dei piccoli pazienti resterà tale, sempre diviso da quello dedicato agli adulti. Tanto più che il brand "Regina Margherita" sarà mantenuto: sarà sempre questo, anche in futuro, il nome che porterà l'area infantile. Niente allarmismi dunque e a conferma di quanto comunicato da Chiamparino arrivano anche le dichiarazioni del direttore generale della Città della Salute, Silvio Falco:

"Dei bambini ci siamo occupati e ci occuperemo sempre al meglio - ha precisato - Il futuro sarà tutelato, non c'è alcuna intenzione di modificarlo. Anzi, l'obiettivo è quello di migliorarlo. Noi dobbiamo pensare a una struttura - prosegue Falco - che possa assolvere i bisogni dei pazienti per i prossimi 30 anni, considerando anche la rapida evoluzione delle terapie che fra non molto saranno già diverse da come si presentano oggi". 

Un contenitore "modulabile"

Ma a preoccupare di più è la questione dei posti letto. Al momento il Regina Margherita ne conta 270 che, dopo l'inglobamento nel Parco della Salute, diventeranno - e la conferma arriva anche da Falco - 190. "Questo tema non deve preoccupare - ha dichiarato serenamente il direttore generale -: creeremo un contenitore modulabile nel quale i posti letto risponderanno perfettamente alle esigenze dei pazienti. Bisognerà capire quali saranno le sezioni da inserire e quali no, ad esempio le cronicizzazioni non avrà senso posizionarle lì, soprattutto con l'evoluzione rapida delle cure a cui stiamo assistendo".    

Ma in molti si stanno anche chiedendo anche cosa ne sarà degli spazi attualmente occupati nell'edificio di piazza Polonia. Spazi dove potrebbero restare alcune sezioni dell'attuale nosocomio infantile e dove potrebbero nascerne altre: "Su questo tema - ha spiegato Falco - c'è un dialogo aperto con il vicesindaco Montanari. Alcune aree potrebbero anche essere rivolte ai piccoli pazienti e alle loro famiglie". 

"Noi dobbiamo pensare a come cambieranno le terapie fra dieci anni - ha confermato la dottoressa Franca Fagioli, direttrice della Oncoematologia Pediatrica -: la vera sfida è mantenere le competenze e le specificità pediatriche". 

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