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Regina Margherita, arriva il primo ecografo per la reumatologia pediatrica

L'ospedale è uno dei pochi in Italia a possederne uno in un contesto ambulatoriale

Al Regina Margherita di Torino è arrivato, nel centro di reumatologia pediatrica, un ecografo dedicato. E ancora una volta, con questo macchinario all'avanguardia, l'ospedale infantile si colloca tra le eccellenze nazionali essendo uno dei pochi centri italiani di reumatologia pediatrica a possederne uno in contesto ambulatoriale. 

Il nuovo ecografo, donato dalla Fondazione Forma Onlus con il contributo della Fondazione Mario e Anna Magnetto, è una macchina all’avanguardia che unisce performance di alto livello, facilità e immediatezza nell’utilizzo e migliora la qualità dell’assistenza al bambino con artrite idiopatica giovanile, ottimizzando la valutazione clinica e rendendo più sicuro ed efficace il trattamento infiltrativo endoarticolare. L’ecografia articolare e la risonanza magnetica sono le tecniche diagnostiche maggiormente impiegate sia alla diagnosi, sia al follow-up. La prima in particolare è di facile esecuzione, dà immagini istantanee ed è in grado di indagare con precisione i tessuti molli e le strutture articolari (cartilagini, menischi e membrane sinoviali) e periarticolari (tendini e legamenti). 

Avere a disposizione un ecografo nell’ambulatorio di reumatologia permette di sottoporre i pazienti nel corso della visita a un esame che non è invasivo e che riesce a identificare possibili ricadute o segni di malattia prima che si manifestino a livello clinico. Sono noti, infatti, casi di sinovite subclinica identificabili solo con le indagini strumentali e non con l’esame obiettivo, seppur accurato, eseguito da personale competente. Un approccio terapeutico molto usato in reumatologia pediatrica è l’infiltrazione endoarticolare di cortisone. Avere a disposizione un ecografo permette di effettuare l’infiltrazione visualizzando l’avanzamento dell’ago finchè non si raggiunge la sede da infiltrare, anche per articolazioni di più difficile accesso o per le guaine tendinee. Ciò permette di iniettare il farmaco con la massima precisione ottenendo, quindi, la massima efficacia.
 

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