Piccolo ristorante nel precollina torinese, l'ingresso è sormontato da una gigantesca, nomen omen, testa d'aglio. L'ambiente è rustico, opere d'arte originali alle pareti.
La cucina offre piatti tradizionali: hors-d’œuvre, insalata di trippa (cruda) e spinaci novelli (crudi) con pomodori ciliegini, pinoli e olive taggiasche, e insalata di sarset e formaggio caprino. Interessanti anche il delicato guanciale brasato al barolo e entrecôte di angus con patata al cartoccio.
I dolci sono speciali, lasciatevi consigliare dai camerieri. L'ambientazione interna, che ricorda molto da vicino la sala da pranzo e la cucina di una nonna risulta intima anche quando il locale è pieno, dato che i tavoli sono distanziati in giusta misura. Prezzi non economici, per una cena completa si spendono sui 35 euro a testa.