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Olimpiadi 2026, il Consiglio comunale approva la delibera ma a due condizioni

Il Pd: "E' un suicidio politico"

Il Consiglio comunale di Torino dice ufficialmente sì alle Olimpiadi. In Sala Rossa è stata approvata con 22 voti a favore, 1 contrario e 8 astenuti la delibera proposta della maggioranza consigliare per la candidatura della Città alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026. La deliberazione, che verrà trasmessa al Coni, lunedì prossimo, è stata approvata con i voti del M5S e di Noi per l’Italia. Il voto contrario è stato espresso dal Gruppo misto - Uscita di Sicurezza di Deborah Montalbano, mentre PD, Lista Civica per Torino, Lista Civica Morano e Moderati si sono astenuti. Torino in Comune non ha partecipato al voto: Eleonora Artesio è uscita dall'aula così come il consigliere dem, Enzo Lavolta. I rappresentanti di Forza Italia e Lega, assenti alla seduta, hanno comunicato, con una lettera alla sindaca, il loro appoggio alla deliberazione. 

I due emendamenti

L’atto definisce il quadro all’interno del quale Torino avanza la sua candidatura come sede olimpica e sono due le condizioni poste dalla sindaca Appendino. Il testo votato oggi in aula ha recepito infatti due emendamenti presentati dalla prima cittadina. Sì alle Olimpiadi se l’analisi costi benefici verrà fatta non dal Coni ma dal Governo nazionale - o da un ente terzo designato dallo stesso - e a patto che la candidatura non sia in tandem con Milano come è stato ipotizzato. Respinti invece gli emendamenti dell’opposizione che andavano nel senso opposto e l'ordine del giorno di minoranza  presentato da Partito Democratico, Lega, Moderati, Forza Italia, Lista civica per Torino sul medesimo oggetto. 

Un alibi per la bocciatura del Coni?

Le condizioni poste da Appendino sono state giudicate una "sberla sonante in faccia al Coni", da Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd e primo firmatario dell'ordine del giorno respinto. Secondo lui, la prima cittadina offre su un piatto d'argento al Coni, l'alibi per la bocciatura del capoluogo sabaudo:

"È un suicidio politico - aggiunge - La delibera mandata oggi al voto dell’aula viola due delle tredici condizioni fondamentali per il Coni. Avremmo dovuto votare contro, abbiamo ritenuto più di buon senso, astenerci... per dare un segnale positivo". 

"Il Consiglio Comunale - ha commentato soddisfatta invece la sindaca di Torino - ha approvato la delibera che candida la Città di Torino ad ospitare le Olimpiadi Invernali 2026. È stato un percorso lungo, a tratti complesso ma di cui andiamo orgogliosi". E poi spiega il no secco ad un'eventuale candidatura con Milano che in qualche modo porrebbe in ombra il capoluogo piemontese:

"No a una candidatura in tandem perché Torino ha una sua esperienza alle spalle e non vuole essere stampella di nessuno, né tantomeno di una città che non ha nemmeno le montagne".

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