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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Tav, via libera della Camera al trattato con la Francia

Chiamparino: "È stato un iter troppo lungo: ora dobbiamo lavorare per rispettare i tempi e le normative comunitarie"

Dopo un iter durato 25 anni, è arrivata la conferma: il Tav si farà. Dall'aula della Camera finalmente è giunto il via libera definitivo alla ratifica del trattato Italia-Francia sulla Torino-Lione. Il ddl è stato approvato a Montecitorio con 285 voti a favore, 103 contrari (M5S e Sel) e tre astenuti. A nulla dunque è servito l'appello che ha fatto discutere il mondo politico in questi giorni, inviato da alcuni sindaci, tra cui anche la prima cittadina di Torino Chiara Appendino, alla presidente Laura Boldrini e al primo ministro Paolo Gentiloni, di richiesta di sospensione del ddl. 

Rumorose sono state comunque le proteste in aula da parte di chi ha espresso un voto sfavorevole: al voto finale i deputati M5S hanno infatti esposto striscioni e hanno indossato foulard con la scritta "No Tav", facendosi richiamare all'ordine dalla presidente Boldrini che ha poi chiesto l'intervento dei commessi per la rimozione.

"E' stato un iter lungo, forse troppo lungo - ha commentato la notizia il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino - . Adesso guardiamo avanti, i tempi sono definiti, l'opera è in corso. Ora bisogna mantenere i tempi, da una parte per la realizzazione dell'opera e dall'altra lavorare nel rispetto delle normative comunitarie, per avere il massimo di ricaduta sul lavoro del nostro territorio. La morale di questa vicenda - ha continuato, a margine del Consiglio regionale - è che bisogna sentire le comunità interessate alle grandi opere.

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