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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Le unioni civili sono legge: le reazioni di alcuni candidati sindaco di Torino

Il Coordinamento Torino Pride aggiunge: "Il risultato è sicuramente importante anche se tardivo e incompleto"

Con un voto storico, a Montecitorio, è stato dato il via libera definitivo dell'Aula della Camera alla legge sulle unioni civili. 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. 

Da mercoledì, quindi, l'Italia riconosce per legge le unioni civili fra coppie omossessuali (con diritti e doveri simili al matrimonio) e dà più diritti, ma non la reversibilità, alle coppie di fatto fra un uomo e una donna.

Torino Today ha raccolto le reazioni e i commenti di alcuni candidati sindaco di Torino:

PIERO FASSINO  (Moderati per Fassino, Progetto Torino, Lista civica per Fassino e Partito Democratico)

"Da oggi abbiamo un'Italia più giusta, finalmente tutte le coppie potranno guardare al futuro con un po' più di fiducia. Con l'approvazione della legge sulle unioni civili finalmente si mette fine a una diseguaglianza superata dalla maggior parte dei paesi civili. Il ringraziamento va innanzitutto alla passione e al lavoro di Monica Cirinnà; la legge approvata allinea il nostro paese a standard di civiltà presenti da tempo in numerosi paesi in tutto il mondo".

GUGLIELMO DEL PERO (Siamo Torino)

"Ho un rispetto profondo delle istituzioni e delle decisioni democratiche e civili. Mi preoccupano le fughe in avanti di alcuni Sindaci e candidati che sono controproducenti, ipocrite e a mero scopo elettorale, il tema è di competenza nazionale e noi rispetteremo le decisioni del Parlamento. Mi verrà chiesto di celebrare un'unione civile secondo la legge? Lo farò, come ogni buon Sindaco sarà tenuto a fare".

OSVALDO NAPOLI (Forza Italia, Un sogno per Torino e Salviamo l’Oftalmico)

"La mia posizione è come noto, quella a favore della famiglia basata sul matrimonio. Ma sarebbe antistorico pensare di non ampliare i diritti ad altre tipologie di unione. Quindi una legge sulle unioni civili è necessaria. Sono personalmente favorevole all’apertura sul fronte dei diritti delle coppie omosessuali, ma non condivido la stepchild adoption e l'equiparazione con il martrimonio. Detto questo sono convinto che su temi di questo tipo una forza politica non debba imporre una scelta ma lasciare la più ampia libertà di coscienza. Oltre alle considerazioni appena espresse, l'impegno sui diritti è prioritario. Nel caso diventassi sindaco è mia intenzione promuovere un maggiore coordinamento tra le efficientissime e numerose associazioni di volontariato che operano in città e le istituzioni, per promuovere nuove iniziative a favore della libertà di opinione, delle minoranze, contro ogni forma di violenza e discriminazione sia essa politica, religiosa, sessuale o razziale. Sui temi specifici come la sessualità consapevole, che riguardano la sfera più personale delle coppie, sono per l'assoluta libertà di coscienza".

CHIARA APPENDINO (Movimento 5 Stelle)

"È un primo passo importante, ma la strada per garantire la parità dei diritti civili è ancora lunga e io mi batterò nei ruoli che ricoprirò perché si raggiunga. Per quanto riguarda le competenze del Comune abbiamo presentato alcune proposte concrete per supportare la comunità LGBT"

ALBERTO MORANO (lista Morano sindaco, Fratelli d’Italia e Lega Nord)

"È una legge scritta male e non tarderà a dare problemi in fase di applicazione. È un fatto positivo che non siano state incluse le adozioni, perché la materia è delicata e la scienza non univoca. Oggi, chi ha bisogno di aiuti sono le famiglie tradizionali che sono penalizzate sotto il profilo fiscale".

GIORGIO AIRAUDO (Ambiente Torino, Pensionati e Invalidi e Torino in Comune)

"Siamo contenti che finalmente ci sia un primo riconoscimento di diritti, questo grazie a un movimento cresciuto negli anni. Tuttavia crediamo sia mancato ancora una volta il coraggio necessario alla politica per andare fino in fondo. Crediamo sia solo un inizio e per chi è dovuto stare nell'ombra fino ad ora è una bella novità, ma crediamo sia necessario arrivare all'uguaglianza nel più breve tempo possibile".

MARIO CORNELIO LEVI  (Italia dei Valori)

"Un primo passo importante, ma non sufficiente ad affrontare compiutamente la possibilità di riconoscere completamente un'unione basata sull'amore. Occorre uscire dalla politica dei compromessi e dimostrare maggior coraggio. Speriamo che ciò possa accadere nel prossimo futuro". 

ROBERTO USSEGLIO  (Forza Nuova)

"Siamo contrari alle unioni civili, non crediamo che il gusto sessuale debba essere un privilegio per le coppie omosessuali e discriminante per le coppie etero. Non mettiamo in dubbio il gusto sessuale di ognuno di noi, ma lo riteniamo fonte di discriminazione per chi omosessuale non è".

MARCO RIZZO (Partito Comunista)

“Mentre il popolo italiano è sottoposto al massacro sociale imposto dalla UE, banche e grande capitale, il governo Renzi usa la legge sulle Unioni Civili per recuperare consenso. È una pratica in uso nei governi borghesi di pseudosinistra, come quello greco di Tsipras che, mentre affama i greci, dà il contentino su alcuni diritti civili. Sia chiaro: noi comunisti siamo per l'eguaglianza dei diritti individuali per tutti, quello che vogliamo segnalare è l'uso strumentale (da arma di distrazione di massa) che i governi come quello di Renzi fanno".

PIER CARLO DEVOTI  (La Piazza)

"Semplicemente un segno di civiltà. Forse con un po' di coraggio si poteva fare meglio, ma è quanto meno un punto di partenza".

MARCO RACCA (Casa pound)

"Passata la legge sulle Unioni Civili? Tutti contenti? Bene. Ora potremo vivere sotto i ponti, impazzire per cercare lavoro, essere sottopagati, non uscire di casa la sera per paura di stupri e rapine, pagare il bus 2/3 euro, chiudere il negozio per il 60% di tassazione... ma col sorriso perchè tutte le coppie sono riconosciute. Complimenti per le priorità. Il governo sta cercando di fare "qualcosa di sinistra", ma resta una politica che ha l’agenda di un’assemblea d’istituto come le unioni gay e la cannabis libera, mentre fuori tutto brucia".

ANNA BATTISTA (Basta!)

"Le unioni civili rappresentano un forte segnale di emancipazione e di civiltà nella società di oggi, ma vorrei lo stesso impegno anche nel trovare una soluzione veloce alle condizioni economiche attuali di tutti i cittadini!"

LORENZO VARALDO (Abrogazione)

“Sono favorevole al riconoscimento dei diritti di tutti”

TORINO PRIDE 

Afferma Alessandro Battaglia a nome del Coordinamento Torino Pride: “Il risultato, al netto di ciò che si possa pensare dell'operato di questo Governo è sicuramente importante anche se tardivo e incompleto e segnerà i prossimi anni in un modo imprevedibile. Se la Comunità LGBT italiana sarà brava nella comunicazione e nell'informazione tutto ciò produrrà un cambio radicale delle politica e nell'approccio al Matrimonio Egualitario e a tutte le istanze che il "movimento" cerca di ottenere da anni. Crediamo che la prima azione sia quella di lasciare liberi e libere, senza sollevare grandi questioni polemiche, la nostra Comunità di poter festeggiare questo risultato ma, non dimenticando che da oggi in poi, per le nostre coppie, indipendentemente da come la si pensa sulla Famiglia e il Matrimonio, esisterà formalmente il patentino di coppie di serie B. Quindi da oggi la lotta per il Matrimonio Egualitario dovrà essere ancora più forte e soprattutto le Associazioni Italiane dovranno parlare con una sola voce, utilizzando il mancato riconoscimento della piena uguaglianza per aprire quelle porte che fino a oggi si sono solo parzialmente aperte come il mondo della scuola tutta. Lo strappo sull'adozione co-parentale segnerà per sempre questa legge. Il complesso discorso dei figli e delle figlie, non è un argomento astratto e i figli non sono quelli degli altri o delle altre. Sono NOSTRI. Sono il NOSTRO avvenire con radici ben piantate nel nostro incerto presente. La lotta, non lo dimentichiamo, è ancora e soprattutto culturale nel nostro Paese, e non può prescindere dalla ricerca di un coinvolgimento di tutta la società. Forse abbiamo troppo a lungo dimenticato che le battaglie di libertà, di diritto, di democrazia e laicità sono sempre le nostre battaglie, anche se non afferiscono esclusivamente al mondo LGBT e che le battaglie per i diritti delle persone e delle famiglie LGBT sono le battaglie di tutta la società” 
 

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