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Tav, la Regione vuole il referendum per il 26 maggio

Chiamparino: "Il governo imbroglia"

Oggi, martedì 12 marzo, il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, presenterà formale richiesta al Ministero per il referendum sul Tav. Consultazione che il presidente vorrebbe per il 26 maggio, giorno in cui si svolgeranno anche le elezioni regionali. "Il Piemonte non ci sta a farsi prendere in giro da Conte-Salvini-Di Maio, tre uomini in fuga elettorale dalla TAV - ha commentato Chiamparino - Con la pubblicazione degli avvisi da parte di Telt, il governo ha consumato il grande imbroglio: dall'estate scorsa hanno un unico obiettivo, scavallare le elezioni europee senza decidere. Ma lo stallo si ripresenterà tale e quale dopo le elezioni. A rischio è tutta l'opera".

Il consiglio di amministrazione di Telt, la società che ha il compito di realizzare la Torino-Lione, ha dato il via libera, all'unanimità, come previsto e come anticipato nella lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla pubblicazione degli "avis de marchés", gli inviti a presentare le candidature, relativi agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base. Una video conferenza tra Roma e Parigi che è durata 4 ore ma che ha visto d'accordo tutti i dieci consiglieri aventi diritto di voto, che hanno espresso il loro parere in presenza del rappresentante dell'Unione europea.

"Assistiamo a un balletto assurdo - ha commentato Piero Fassino, ex sindaco di Torino - . Un vicepremier dice che la Tav si fa, l’altro no. Qualcuno mente, mi pare chiaro, e insieme danno un’immagine di una politica truffaldina e menzioniera. Basta con il gioco delle tre carte".

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