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Tav, ecco l'analisi costi-benefici: "Opera bocciata"

Foietta: "E' un'analisi truffa"

E' negativo, come in effetti ci si aspettava, il verdetto dell'analisi costi-benefici sulla realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione. A dire degli esperti della commissione diretta dal professor Marco Ponti, il Tav sarebbe solo un grande spreco di soldi. 
Secondo il documento, commissionato dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, mentre i costi dell'opera sono pari a 12 miliardi, i benefici ottenuti dall'opera sarebbero fermi a 800 milioni di euro. Un divario tra costi e benefici di 5,7 miliardi, nel migliore dei casi, ma che potrebbe arrivare anche a 8 miliardi. 

"L'analisi condotta - si legge sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - mostra come, assumendo come dati di input relativamente alla crescita dei flussi di merce e dei passeggeri e agli effetti di cambio modale quelli non verosimili contenuti nell'analisi costi-benefici redatta nell'anno 2011, il progetto presenta una redditività fortemente negativa". 

Il dossier sul Tav, che al momento divide Lega e Movimento Cinque Stelle al Governo, sbarcherà nelle aule di Palazzo Chigi. "Il documento non l'ho ancora letto - ha commentato il vice premier Matteo Salvini che nella serata di ieri ha ricevuto il documento da Toninelli - spero di poterlo fare oggi". 

"Mi riservo di vedere nel dettaglio i numeri, ma dalle prime indicazioni mi sembra che dalla farsa si è passati alla truffa". Non usa mezzi termini il Commissario Straordinario per l'Asse Ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta, commentando l'analisi costi benefici del governo. "E' una analisi truffa realizzata per far quadrare i conti in base a quello che vuole il padrone", denuncia, aggiungendo inoltre che "i costi sono ampiamente gonfiati, mentre c'è una enorme sottovalutazione dei benefici ambientali e sociali".

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